Anacardi: proprietà benefiche, uso e controindicazioni

Il nome, come si può facilmente intuire, è stato assegnato in relazione alla loro forma, che assomiglia molto ad un cuore. Gli anacardi si caratterizzano per essere uno di quegli alimenti che vengono consumati praticamente in tutto il mondo. Stiamo parlando di tutta una serie di semi che presentano notevoli proprietà benefiche e nutrizionali. Ecco spiegato il motivo per cui questo cibo va molto bene per la salute del nostro corpo. Il nome di questo alimento ha origini greche, derivando dal termine “kardia”, che significa cuore ed è legato chiaramente alla forma che assumono tali semi, che ricordano molto un cuore rovesciato.

Quali sono le principali proprietà benefiche degli anacardi

Tra le varie proprietà degli anacardi troviamo in modo particolare quelle garantite dai flavonoidi. Stiamo parlando di frutta secca, che quindi fa molto al nostro organismo. Nei confronti degli occhi riescono a svolgere un’azione di protezione. Infatti i flavonoidi sono delle sostanze che permettono di proteggere in maniera adeguata la vista rispetto ad un gran numero di agenti esterni che possono provocare delle problematiche.

Quali sono le principali proprietà benefiche degli anacardi

Per questo motivo questo alimento può essere d’aiuto come attività di prevenzione nei confronti della degenerazione maculare che si verifica in modo particolare nel corso dell’età avanzata, rinforzando decisamente gli occhi. Rispetto a tanta altra frutta secca, inoltre, questo alimento non ha un’elevatissima percentuale di grassi. Inoltre, i grassi che si trovano al loro interno sono per la maggior parte acidi grassi insaturi. Inoltre, è di fondamentale importanza anche mettere in evidenza la notevole quantità di acido oleico e di magnesio presente all’interno di tale cibo.

Si tratta di due sostanze che sono importanti per la salute dell’apparato cardiaco, ma anche per quella dei vasi sanguigni e dell’intero apparato cardiovascolare. Il magnesio, giusto per fare un esempio, è un elemento importante per tenere sotto controllo e gestire la pressione arteriosa, così come per la regolazione del sistema nervoso. Questo alimenti si caratterizza anche per avere delle importanti proprietà antiossidanti, che permettono di combattere la diffusione dei radicali liberi e, di conseguenza, ritardare l’invecchiamento delle cellule. Dal punto di vista terapeutico, diverse ricerche scientifiche e mediche hanno messo in evidenza l’importante ruolo di questi semi nei confronti dei disturbi alle articolazioni, soprattutto per via della notevole quantità di rame al loro interno, ma anche per contrastare il colesterolo alto. Diversi studi, come ad esempio quello portato avanti dall’Università di Montreal, in Canada, e da un’università del Camerun, hanno evidenziato come tale alimento risulterebbe anche efficace nei confronti del diabete di tipo II, dal momento che andrebbe a favorire l’assorbimento degli zuccheri da parte delle cellule muscolari. Inoltre, questo cibo garantirebbe un’azione efficace e utile nei confronti dell’osteoporosi e, di conseguenza, per il complessivo benessere delle ossa.

Quali sono le più importanti proprietà nutritive degli anacardi

Questo alimento si caratterizza per essere composto prevalentemente da acqua, proteine, grassi, carboidrati, fibre, zuccheri, ceneri, vitamine e Sali minerali. Per quanto riguarda le vitamine, dobbiamo sottolineare come siano presenti in quantità maggiori quelle che fanno parte del gruppo B, ma anche la vitamina K, mentre in percentuale più ridotta troviamo la vitamina E e la vitamina C. Tra i Sali minerali troviamo potassio, fosforo, magnesio, rame, zinco, selenio, manganese, ferro e sodio. Interessante notare anche la presenza di un buon quantitativo di aminoacidi, come ad esempio cistina, metionina, prolina, serina, istidina, glicina, fenilalanina, acido glutammico, acido aspartico, alanina, arginina e isoleucina, ma anche triptofano e valina.

Il rapporto tra anacardi e cuore, colesterolo e peso

Il rapporto tra anacardi e cuore, colesterolo e peso

Come abbiamo detto, tra le numerose proprietà benefiche di tale alimento c’è quello relativo agli effetti benefici sull’apparato cardiovascolare. Sono soprattutto gli acidi monoinsaturi e i grassi polinsaturi che sono in grado di esplicare un’azione benefica che va a ridurre il colesterolo cattivo (LDL) e i trigliceridi. In questo modo, si abbassa al contempo anche il pericolo di sviluppo di patologie cardiovascolari, come ad esempio infarto e ictus. All’interno degli anacardi c’è anche una notevole concentrazione di magnesio, ovvero un minerale fondamentale per il rilassamento dei muscoli, ma al tempo stesso utile anche per la trasmissione e l’azione neuromuscolare. Un buon numero di ricerche hanno messo in evidenza come circa quattro porzioni ogni sette giorni di frutta secca possono diminuire il pericolo di patologie coronariche di circa il 37%. Ultimamente, alcune ricerche hanno scoperto come mangiare ogni giorno una ridotta porzione di frutta secca permetterebbe di abbassare il pericolo di calcoli biliari e, al tempo stesso, allontanerebbe anche il rischio di essere operati di colecistectomia. Inoltre, la buona presenza di rame: per questa ragione, possono essere d’aiuto in tutti quei pazienti che hanno un’importante carenza di tale minerale, abbassando di conseguenza anche il pericolo relativo all’insorgenza dell’osteoporosi.

Come si devono usare e conservare

Cerchiamo di capire qual è il quantitativo ideale di anacardi che si possono consumare ogni giorno. Circa 28 grammi corrispondono ad una porzione ottimale che può integrare ottimamente la vostra alimentazione. Si consiglia, ad esempio, di realizzare un ottimo mix tra frutta secca ed essiccata, da consumare come vero e proprio snack nel corso dei vari momenti di pausa della giornata. Si suggerisce anche di frullare gli anacardi utilizzando un robot da cucina oppure un normale frullatore. Ciò che ricaverete sarà un vero e proprio burro di anacardi che si può consumare specialmente al mattino a colazione, magari spalmandolo su delle fette di pane integrale tostate. In alternativa si possono aggiungere uno o due cucchiaini di anacardi ad una bella insalata fresca. Infine, dopo averli fatti a granelli, tali semi si possono aggiungere allo yogurt, oppure si possono sfruttare come una vera e propria impanatura. Dal punto di vista della conservazione, bisogna sottolineare come tale alimento si caratterizza per una buona percentuale di grassi e spesso possono subire l’irrancidimento. Di conseguenza, dopo averli comprati bisogna provvedere alla conservazione in un posto piuttosto fresco, privo di luce e asciutto. Per quanto riguarda la conservazione in frigo, si consiglia di utilizzare sempre un contenitore con chiusura ermetica e, in questo modo, possono durare anche fino ad un anno. In caso contrario, si può sempre provvedere alla conservazione in freezer.

Quali sono gli effetti negativi e le controindicazioni

Uno dei principali effetti collaterali che possono insorgere dopo aver consumato questo alimento è sicuramente rappresentato dalle reazioni di natura allergica. L’allergia a tale alimento si caratterizza per essere una condizione di ipersensibilità particolarmente diffusa, in particolar modo nei bambini. Tra i vari sintomi che possono insorgere in seguito a tale reazione allergica troviamo sicuramente il prurito, orticaria, delle importanti manifestazioni anafilattiche, ma anche delle difficoltà per quanto riguarda la respirazione, dolori che colpiscono la zona addominale, diarrea e vomito. Le reazioni di natura allergica derivano essenzialmente dalla presenza di un composto chimico, ovvero l’acido anacardico. In alternativa la causa scatenante può corrispondere a delle cross-reazioni insorte per via del consumo di altra frutta che fa parte del gruppo delle Anacardiacee, come ad esempio pistacchio e mango. Tutte quelle persone che soffrono di allergia nei confronti di tale alimento non devono mangiare in nessun caso tale frutto e, al tempo stesso, anche prestare la massima attenzione a tutti quei frutti che potrebbero causare la medesima reazione allergica.

L’impiego in cucina

impiego in cucina degli anacardi

In ambito culinario questi semi si possono mangiare al naturale, ma anche dopo che sono stati salati e tostati. Spesso, inoltre, possono tornare utili per la preparazione di alcuni piatti di stampo tipicamente orientale. Una delle ricette più diffuse a base di anacardi, infatti, è quella che prevede la preparazione di un pollo del tutto particolare. Il pollo agli anacardi, tra l’altro, è uno dei piatti più gustosi e famosi della tradizione in cucina di due paesi orientali come la Cina e la Thailandia. Interessante anche sottolineare come tali semi abbiano una consistenza chimica del tutto particolare e curiosa. Chiaramente per la preparazione del pollo agli anacardi si possono seguire diverse varianti, a seconda di come si voglia esaltarne il sapore. Piuttosto di frequente tale piatto viene preparato aggiungendo salsa di soia, per aumentarne la sapidità e zenzero, che dona una nota pungente e piuttosto fresca.

Alcune interessanti curiosità

Gli anacardi, proprio per via della loro forma, si possono impiegare in realtà per tanti impieghi diffusi. Ad esempio, utilizzando il guscio c’è la possibilità di ricavare un inchiostro indelebile. Il succo che si ottiene dai semi può essere decisamente utili per contrastare la diffusione delle termiti. Inoltre, dalla pianta si può ricavare la gomma, così come un liquido per vernici. Sempre dalla pianta si ottiene anche il colore nero, particolarmente resinoso e caustico, che viene piuttosto di frequente utilizzato in ambito medico.

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