L’ascesso tonsillare: un’affezione della gola che causa dolore e infiammazione

Una patologia che colpisce la parte alta della gola è l’ascesso tonsillare, una conseguenza dell’infiammazione della regione delle tonsille che comporta numerosi sintomi e cause di cui discuteremo a breve.

Che cos’è l’ ascesso tonsillare?

Per ascesso tonsillare o peritonsillare si definisce un accumulo di pus a seguito di un processo di infiammazione a livello delle tonsille, le quali sono considerate una sorta di baluardo difensivo prima della gola.

Principali fattori che causano l’ascesso tonsillare

Un ascesso tonsillare è principalmente causato dall’infiammazione delle tonsille palatine, vale a dire due organi di tessuto che si trovano sopra la lingua e ai lati della gola.

La loro funzione principale è quella di sbarrare ai virus e ai batteri l’accesso alle basse vie respiratorie, e quando questi attaccano tale regione, si ha un’infiammazione che può portare a febbre ea, appunto, ad una secrezione di materiale purulento.

I sintomi più frequenti

Inizialmente, il paziente che soffre di questa patologia comincia a sentire dolore alla gola, come fosse una banale infiammazione; successivamente, circa dopo il passare di una settimana, durante la quale il dolore non passa, si presentano alcune di queste caratteristiche:

  • Difficoltà nell’aprire la bocca e nella deglutizione;
  • Difficoltà nel parlare;
  • Alitosi;
  • Dolore all’orecchio corrispondente al lato della gola infiammato;
  • Mal di testa;
  • Gonfiore e dolore al collo e al viso;
  • Comparsa di febbre alta, con valori che vanno dai 38 ai 39 gradi centigradi;
  • Gonfiore dei linfonodi a livello del collo.

Come diagnosticare un ascesso tonsillare

Come diagnosticare un ascesso tonsillare

È chiaro che, soprattutto dopo la manifestazione della febbre, effettuare una visita dal proprio medico curante servirà ad evidenziare meglio l’eventuale quadro clinico precedentemente descritto; tuttavia, un consulto specialistico presso un otorinolaringoiatra sarà di ulteriore aiuto nell’effettuare una diagnosi accurata.

Inoltre effettuare un tampone per individuare il tipo di batterio presente nella regione tonsillare aiuterà lo specialista a calibrare ed individuare la terapia più corretta per combattere la patologia.

Terapia per la cura dell’ascesso tonsillare

Nella maggioranza dei casi, una prescrizione di farmaci antibiotici, in combinazione con degli antinfiammatori può bastare per contrastare un ascesso tonsillare. Gli antibiotici più utilizzati sono di solito quelli ad ampio spettro, quali ad esempio:

  • La penicillina;
  • L’eritromicina;
  • La claritromicina;
  • L’amoxicillina, spesso in combinazione con l’acido clavulanico.

Per quanto riguarda i farmaci antiinfiammatori, si possono prescrivere sia tipologie a base di steroidi, che non.

Interventi di chirurgia per la rimozione dell’ascesso tonsillare

Nel caso in cui l’ascesso comporti una quantità di pus tale da doversi necessariamente drenare in maniera chirurgica, si procederà in due maniere diverse, a seconda del caso:

  • L’aspirazione con ago, al fine di aspirare il pus nella regione peritonsillare. Solitamente si procede anestetizzando prima la parte in maniera locale, al fine di ridurre al minimo il dolore. L’ago aspirato può anche essere impiegato come tecnica di analisi del liquido presente nell’ascesso, al fine di valutare la terapia più adatta;
  • La pratica dell’incisione dell’ascesso, per drenare tutto il liquido purulento e ridurre gonfiore e infiammazione. Anche in questo caso si anestetizza la parte a livello locale, e si procederà alla chiusura dell’incisione con punti di sutura.

La rimozione chirurgica delle tonsille: una soluzione definitiva per i casi più gravi

Qualora invece il paziente soffra di infiammazioni tonsillari frequenti, con febbre e manifestazioni purulente, rimuovere in maniera definitiva le tonsille può risultare la soluzione più adeguata.

Essendo la tonsillectomia un vero e proprio intervento, vi sono ovviamente tutte le complicazioni del caso, con decorsi operatori e post-operatori che variano da soggetto a soggetto, in base alla gravità delle condizioni delle tonsille.

Questo intervento, a differenza delle tecniche precedentemente descritte, comporta un’anestesia totale, e un ricovero ospedaliero pre e post-operatorio per valutare assieme all’anestesista il vostro quadro clinico prima dell’intervento, e per smaltire nella maniera migliore le conseguenze dell’intervento stesso.

Per quanto riguarda il decorso della tonsillectomia, vi possono essere ancora sintomi come infiammazione alla gola, difficoltà di deglutizione e nel parlare, i quali scompariranno man mano che riprenderete la vostra routine quotidiana.

Ovviamente il vostro medico curante potrà prescrivervi farmaci antinfiammatori e analgesici per il dolore, e nei primi giorni dopo l’intervento potrebbe consigliarvi di non ingerire cibi solidi e caldi, al fine di non infiammare ulteriormente quella parte della gola.

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