Bruciore di stomaco, un disturbo estremamente diffuso

Il bruciore di stomaco viene chiamato anche acidità gastrica o pirosi e si caratterizza per essere un sintomo che può essere legato a numerosi disturbi. Si tratta di una situazione che può insorgere con una buona frequenza tra le persone adulte, dal momento almeno una volta nella vita è molto facile soffrire di tale problematica.

Nella maggior parte dei casi il paziente avverte una sensazione di bruciore particolarmente fastidiosa, che va a colpire lo stomaco e delle fitte che possono avere un’intensità variabile con la tendenza a risalire verso il collo. Proprio in virtù del fatto che l’incremento dell’acidità può derivare da un gran numero di cause, bisogna mettere in evidenza come siano numerose le malattie che potrebbero essere correlate a tale disturbo.

Quali sono le principali cause

Quali sono le principali cause del bruciore di stomaco

Questa problematica piuttosto di frequente è collegata con l’attività svolta dall’acido gastrico, ma può insorgere anche per colpa di un abbassamento della protezione garantita dalla mucosa gastrica. In diverse occasioni, il sintomo più importante corrisponde al reflusso biliare.

Nel caso in cui l’acidità di stomaco insorga una tantum, allora si può certamente evidenziare come sia il risultato di una causa ben definita, come ad esempio un pasto troppo abbondante.

Nei casi in cui l’acidità si sviluppa subito dopo il pasto allora si parla molto più facilmente di gastrite acuta, ovvero di un’infiammazione che va a colpire la parete gastrica interna. Quando l’acidità e il bruciore si sviluppano nel giro di una mezz’ora dal pasto, allora si potrebbe trattare di ulcera gastrica.

Nel caso in cui il sintomo diventi cronico, allora il problema potrebbe essere rappresentato da un’ulcera duodenale. Infine, se questa sensazione di bruciore si espanda facilmente verso il collo, arrivando a toccare perfino le fauci, allora tale disturbo può essere correlato ad una patologia da reflusso gastroesofageo.

Come si arriva ad una diagnosi

Nel caso in cui il paziente pensi di avere a che fare con tale disturbo, dovrà subito chiamare il proprio medico curante. Se si dovesse rendere necessario il medico vi consiglierà una visita specialistica con un gastroenterologo.

La diagnosi di gastrite può essere corretta solamente dopo un’indagine approfondita sui sintomi riscontrati dal paziente, così come sulla sua storia clinica. Il medico specialista vi potrebbe suggerire anche diversi esami. I primi sono probabilmente gli esami del sangue, che hanno come obiettivo quello di rinvenire o meno la presenza di anticorpi per l’Helicobacter pylori.

Dagli esami del sangue si può riconoscere anche un’anemia, che può essere causata dal sanguinamento gastrico sempre correlato alla gastrite. Un altro esame che può essere effettuato è il test del respiro, che permette di comprendere meglio se vi sia o meno un’infezione da Helicobacter pylori.

Infine, l’esame delle feci può tornare utile per verificare la possibile presenza di tale batterio nelle feci. Infine, con una gastroscopia c’è la possibilità di capire in maniera molto più precisa e approfondita se sono presenti delle anomalie all’interno del tratto gastrointestinale.

Altrimenti può essere eseguita anche una radiografia del tratto gastrointestinale superiore, per poter rilevare i segni della gastrite oppure per individuare altre problematiche relative all’apparato digerente.

Quali sono i rimedi naturali più diffusi

Quali sono i rimedi naturali più diffusi contro il bruciore di stomaco

I rimedi naturali contro il bruciore di stomaco devono essere sempre usati in una fase primaria, in cui i sintomi si possano ancora gestire con relativa facilità, mentre in caso contrario si renderà necessaria una terapia farmacologica.

Tra i rimedi naturali che sono consigliati più di frequente troviamo indubbiamente il finocchio, dal momento che si tratta di un alimento che ha un PH basico ed è in grado di svolgere un’importante funzione benefica per lo svuotamento gastrico. Anche lo zenzero è in grado di garantire un simile effetto e, per tale ragione, in tanti composti venduti per contrastare i sintomi dispeptici è presente. La malva è altrettanto importante, dal momento che è in grado di svolgere un’azione tipicamente citoprotettiva. Nello specifico lo zenzero è in grado di garantire delle proprietà digestive, soprattutto per via del fatto che riesce a svolgere un’azione pro-cinetica e in grado di contrastare la nausea.

Non solo, dal momento che lo zenzero denota anche un’ottima azione antiacida. Di conseguenza, si può sfruttare ottimamente per la cura di svariati sintomi che sono correlati con una leggera irritazione della mucosa gastrica che ha poi provocato il bruciore.

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Ad ogni modo, nel caso in cui i sintomi dovessero peggiorare, ecco che un consulto con il proprio medico curante si può considerare sempre la soluzione migliore. Tra i vari rimedi fai da te troviamo sicuramente anche il bicarbonato di sodio.

La verdura cruda si può mangiare o meno?

Nel momento in cui insorge il bruciore di stomaco, sono in tanti coloro che sostengono come la verdura cruda possa essere di notevole aiuto per allontanare tali sintomi. Secondo diversi esperti si può considerare un’interpretazione corretta. Infatti, nel caso in cui il paziente soffra di bruciore di stomaco oppure di sintomi che sono collegati al reflusso gastroesofageo, allora si consiglia sempre di non consumare verdure crude, come ad esempio la lattuga.

Al tempo stesso, è necessario evitare anche gli agrumi, quando vengono mangiati lontano dai pasti: infatti, anche la spremuta d’arancia che viene bevuta di primo mattino durante la colazione si dovrebbe evitare.

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Nel caso in cui tale disturbo derivi da un periodo in cui si è mangiato in modo eccessivo, oppure per colpa di un pranzo o una cena con un’eccessiva concentrazione di cibi grassi e di condimenti, sarebbe meglio evitare tutta una serie di alimenti.

Tra questi troviamo sicuramente la verdura cruda, ma anche i cibi fritti, quelli speziati o conditi con aglio, così come il caffè e gli alcolici. Si consiglia, in questi casi, di seguire una dieta che prevede il consumo di cibi particolarmente facili da digerire, come ad esempio la pasta, il pesce e la carne bianca. È necessario anche evitare un elevato consumo di formaggi grassi e di insaccati. Questa dieta risulta essere particolarmente efficace per la cura del bruciore che insorge nello stomaco. Tra la frutta che è possibile mangiare, invece, troviamo sia le mele che le pere, così come le banane.

Si consiglia, al tempo stesso, di non esagerare con le quantità, in particolar modo se si consuma la frutta lontano dai pasti. Piuttosto di frequente, infatti, la frutta che viene consumata in tali momenti può provocare del gonfiore nella zona addominale oppure del gas intestinale. Inoltre, per dare un minimo di sollievo allo stomaco colpito dal bruciore, si suggerisce di non consumare pasti eccessivi e di masticare il cibo in modo lento e controllato. Al tempo stesso, è sempre meglio evitare di fumare, così come non stendersi a letto o sul divano immediatamente dopo aver finito il pasto, ma attendere quantomeno due ore.

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