Carenza di potassio: cause, sintomi e terapie

Avete una carenza di potassio? Non preoccupatevi troppo, visto che si tratta di una situazione che si può tranquillamente risolvere.

Il potassio è uno di quegli elementi fondamentali per il corpo umano, soprattutto per fare in modo che le cellule funzionino sempre in modo efficace ed efficiente. Una concentrazione perfetta di potassio consente, tra l’altro, di far muovere sempre alla perfezione sia i muscoli che i nervi. Ad ogni modo, il quantitativo di potassio presente nel sangue dovrebbe sempre rimanere ad un livello costante.

Cause

La situazione per cui l’organismo non ha sufficiente quantitativi di potassio può derivare da numerose cause. Anche una semplice gastroenterite, oppure un’infezione che va a colpire il tratto intestinale, è in grado di provocare vomito e diarrea.

Un’altra causa piuttosto frequente è rappresentata dall’uso eccessivo di lassativi, così come da un impiego frequente di diuretici per la regolazione della pressione arteriosa. Al tempo stesso anche un consumo troppo elevato di zucchero e di sale, all’interno dell’alimentazione di tutti i giorni, può portare a tale problematica, così come quando la dieta non prevede un consumo sufficiente di verdura e frutta.

L’elevata sudorazione, spesso per via di condizioni climatiche molto afose e calde, oppure per colpa di sforzi particolarmente intensi, possono portare ad una carenza di potassio. Infine, un’altra possibile causa può essere legata a delle patologie più o meno gravi che sono in grado di colpire i reni.

Sintomi

La mancanza di potassio viene rilevata, nella maggior parte dei casi, grazie ad un esame del sangue. Grazie a quest’ultimo test, infatti, si può parlare di ipopotassiemia nel momento in cui la quantità ematica di potassio inferiore è sotto il livello di 3,5 milliequivalenti per litro.

Nella maggior parte dei casi i pazienti che lamentano una mancanza di potassio soffrono di alcuni sintomi ben precisi, come ad esempio la stitichezza, una mancanza di appetito, una sensazione di debolezza ai muscoli, stanchezza e sonnolenza frequente, ma anche crampi che colpiscono i muscoli e una contrazione non volontaria che insorge nei muscoli degli arti inferiori.

Nel momento in cui la mancanza di questo elemento diventa sempre più marcata, allora il paziente comincia a soffrire di tutta una serie di problematiche a livello respiratorio e anche cardiaco. Ad esempio, il paziente può soffrire di un’intensa poliuria, ovvero un incremento nella produzione di urina, ipoventilazione, così come una modifica del normale battito cardiaco e una debolezza muscolare via via più intensa.

Dieta

Carenza di potassio: dieta
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Nel caso in cui la mancanza di potassio non sia correlato con una patologia decisamente importante che ha colpito degli organi del corpo, allora è necessario cominciare a correggere l’alimentazione e anche lo stile di vita. Di conseguenza, è fondamentale scegliere una dieta che prevede il consumo di un maggior numero di cibi con una buona concentrazione di potassio. Per questa ragione, nella maggior parte dei casi si consiglia di mangiare riso, orzo, patate, banane (che siano fresche oppure disidratate), porri, spinaci, carciofi, nocciole, ogni tipo di legume, mandorle, cavoli, uva, pere, frumento, farro (anche quando si tratta di farine), albicocche (fresche, ma vanno bene anche disidratate). Per conservare un’ottima concentrazione di potassio in tutte le varie ricette, il consiglio da applicare sempre è quello di non bollire mai i cibi, dal momento che altrimenti il potassio verrebbe continuamente eliminato nel corso della fase di cottura. Di conseguenza, si suggerisce delle cotture differenti, come quelle a vapore, mentre per quanto riguarda l’orzo e il ferro è meglio prediligere le preparazioni tradizionali a risotto.

Integratori

Nel momento in cui bisogna affrontare questo problema, in alcuni casi si suggerisce di introdurre nella dieta anche un integratore, che possa dare una mano ad una dieta povera di sodio e con un maggiore consumo di cibi vegetali. La dieta, di solito, viene implementata con dei integratori che vengono assunti tramite via orale. Nei casi di maggiore gravità, o quando l’assunzione tramite os non è permessa, i Sali di potassio possono essere somministrati anche mediante endovena. Si devono usare questi integratori soprattutto nel corso della stagione estiva, quando l’umidità è piuttosto elevata.

Tali integratori vengono consigliati specialmente in tutti quegli atleti che devono affrontare attività molto intense e faticose, che provocano anche sudorazioni importanti. Reintegrare i Sali minerali, di conseguenza, diventa davvero fondamentale, visto che altrimenti i sistemi autonomi del corpo umano che svolgono tale operazioni ci mettono troppo tempo rispetto a quello necessario per gli atleti. Altrettanto importante evitare di somministrare in maniera eccessiva e oltre i dosaggi suggeriti tali integratori, visto che altrimenti l’effetto è lo stesso di quello che si prospetta con una mancanza.

Fonti e bibliografia

  • Laboratorio Online
  • Physiology and pathophysiology of potassium homeostasis. Biff F. Palmer, Deborah J. Clegg;
  • Regulation of Potassium Homeostasis in CKD. Thomas D. DuBose Jr; ACKD, Advanced in Chronic Disease; 2017
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