Farmaci antidepressivi, cosa sono e a cosa servono

Cominciamo con ordine, ricordando che la depressione è definibile come una malattia che riesce a modificare lo stato dell’ umore delle persone in vario modo ed in varia misura, senza che ciò sia riconducibile ad una o più cause effettivamente riconducibili a fatti reali.

La sintomatologia può arrivare ad essere così “importante” da influenzare negativamente soprattutto la sfera degli affetti o delle emozioni, ma possono anche incidere sulla capacità di ricordare e di parlare.

La depressione può essere generalmente distinta in “reattiva”, nel caso la causa fosse da ricercare a fatti gravi realmente accaduti (ad esempio, la morte di un caro familiare), “endogena”, se è determinata geneticamente, e “maniaco-depressiva” se è relativa a una sindrome in grado di alternare momenti di grave depressione a momenti di “esuberante” euforia.

Farmaci antidepressivi

A seconda della natura della depressione, sarà possibile agire con diversi farmaci antidepressivi quali:

  • Inibitori delle mono – ammino – ossidasi: permettono ai neurotrasmettitori l’ essere ripetutamente rilasciati senza degradarsi.
  • Antidepressivi triciclici: operano bloccando i trasportatori utilizzati per la ricaptazione di serotonina e noradrenalina a livello delle sinapsi, con incremento della concentrazione dei neurotrasmettitori in modo indiretto.
  • Inibitori della ricaptazione selettiva della serotonina: riescono ad inibire in modo selettivo il meccanismo di trasporto della serotonina, senza interagire con gli altri recettori cosiddetti noradrenergici.

Esistono altresì ulteriori farmaci come gli antidepressivi specifici serotoninergici e noradrenergici, gli inibitori della ricaptazione della serotonina e della noradrenalina, la c.d. “erba di San Giovanni”.

Da un punto di vista puramente commerciale, tra gli antidepressivi più diffusi nel corso degli anni c’è stato sicuramente il Prozac, appartenente alla categoria degli inibitori selettivi del riassorbimento della serotonina, e ancora il Seropram, che – come tutti i farmaci serotoninergici – non è tuttavia sempre efficace, considerando che in presenza di gravi depressioni potrebbe essere insoddisfacente.

Tra gli altri prodotti farmaceutici, il Cymbalta, un farmaco capace di inibire il riassorbimento di entrambi i neurotrasmettori. Più specifico è il Zyban, buroproprione che appartiene alla categoria degli inibitori del riassorbimento della dopamina e solo in parte della noradrenalina.

In ogni caso, è sempre bene ricordare che la depressione – perfino negli stati apparentemente più “leggeri” – non va mai sottovalutata, poichè il rischio è che i sintomi possano improvvisamente peggiorare, diventando difficilmente affrontabile. Pertanto, nell’ipotesi di sintomi quali:

  • Umore depresso per parti ampie del giorno
  • Diminuzione di interesse per le attività
  • Perdita di peso in assenza di dieta
  • Insonnia o ipersonnia
  • Agitazione o rallentamento psicomotorio
  • Mancanza di energia

e altri ancora, vi consigliamo di ricorrere tempestivamente alla consulenza di un medico.

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