Gola arrossata: un disturbo classico nella stagione invernale

La gola arrossata è sinonimo di una gola infiammata, normalmente sintomo di un’infezione. Questo sintomo è accompagnato spesso da mal di gola e da naso che cola, cefalea, dolori muscolari, tosse.

Gola infiammata: arrossata

La gola infiammata, conosciuta anche come “Faringite”, è di solito un chiaro sintomo di un’infezione batterica oppure virale. Le cause non sono ben precise, come nel caso del raffreddore, tuttavia i sintomi risultano ben chiari e sono accompagnati spesso da i sintomi influenzali: mal di gola, mal di testa, naso che cola, tosse. Moltissime persone ne soffrono ogni anno, anche più volte all’anno, solitamente si tratta perlopiù di bambini e adolescenti, poiché hanno un sistema immunitario meno sviluppato e una capacità di resistenza a virus e batteri minore. E come detto, questi, sono responsabili del mal di gola e della gola arrossata. Questo disturbo non è una patologia grave, infatti in circa 3-7 giorni il soggetto dovrebbe superare la malattia senza particolari cure mediche.

La gola arrossata infiammata diventa grave solamente in alcuni casi, ovvero se il soggetto che ne è affetto ha determinati disturbi, quali: un sistema immunitario indebolito a causa di altre malattie, come l’AIDS; o in caso di assunzione di farmaci particolari, come gli anti-reumatici e per il trattamento dell’artrite.

Cause e trasmissione: batteri e virus

Nella maggior parte dei casi la gola arrossata non è altro che un sintomo di un’infezione batterica oppure virale, come il comunissimo raffreddore. I batteri/virus che sono responsabili di questo disturbo possono essere:

  • Nel 25% dei casi la causa sono: Rhino-virus, il Corona-virus e virus parainfluenzali, responsabili anche del raffreddore comune;
  • Batteri da streptococco (10-30% dei casi);
  • Virus di tipo A e di tipo B, responsabili dell’influenza (4% dei casi di infiammazione alla gola);
  • Adenovirus, che può causare in taluni casi anche congiuntiviti e infezioni agli occhi (4% dei casi);
  • Herpes simplex di tipo 1, causa dell’herpes labiale (circa 2% dei casi);
  • Virus Epstein-Barr (EBV), causa della febbre ghiandolare (1% dei casi).

Il batterio o il virus si trasmette di solito da un individuo ad un altro mediante contagio, con lo scambio di liquidi o con le particelle scaricate in aria mediante uno starnuto, la tosse o mentre una persona affetta parla. Una volta presa l’infezione da un agente esterno patogeno, può insorgere l’infiammazione, l’arrossamento, il gonfiore della parte posteriore della gola (orofaringe) si parla quindi di faringite, delle tonsille, quindi della zona laterale della gola (si parla quindi di tonsillite). In generale viene avvertita comunque una generale e fastidiosa infiammazione della gola.

Cause e trasmissione: batteri e virus

Cause non infettive

In certi casi l’arrossamento della gola può non essere determinato da infezioni da virus e batteri, ma essere un sintomo di un’irritazione determinata da altri fattori:

  • irritazione causata da fumo o da alcool;
  • irritazione data dall’introduzione di un sondino nasogastrico, un tubicino inserito dal naso e che arriva allo stomaco per nutrire i pazienti con problemi gastrointestinali;
  • reflusso gastroesofageo, a causa della fuoriuscita di acido dallo stomaco attraverso l’esofago;
  • sindrome di Stevens-Johnson, quindi una grave reazione allergica a medicinali;
  • sindrome di Kawasaki, che interessa bambini sotto i 5 anni;
  • febbre da fieno, ovvero la reazione allergica al polline o alle spore;
  • talune malattie del sangue, come per esempio l’anemia, la leucemia (ovvero il tumore al midollo osseo) o l’anemia aplastica (quando è insufficiente la produzione di globuli nel midollo);
  • mucosite orale oppure stomatite, ovvero l’infiammazione del tessuto che riveste la bocca, causata in certi casi da radioterapia oppure dalla chemioterapia;
  • epiglottite: infiammazione dell’epiglottide (ovvero la parte di tessuto posteriore della gola, sotto la lingua) che può causare difficoltà respiratorie;
  • tonsillite: ovvero un ascesso che si crea tra la tonsilla e la parete della gola.

Sintomi

La gola arrossata presenta questi sintomi:

  • tonsille gonfie
  • ghiandole ingrossate del collo
  • mal di gola, soprattutto nella parte posteriore
  • disfagia, difficoltà a deglutire

La gola arrossata può essere anche associata ad altri sintomi:

  • febbre
  • cefalea
  • dolori ai muscoli
  • stanchezza
  • naso che cola
  • fatica a respirare
  • ipersalivazione
  • voce roca

Solitamente la gola arrossata non è sintomo di cose gravi, tuttavia se la febbre per esempio persiste è meglio consultare il medico, così anche se lo stesso mal di gola e gli altri sintomi non guariscono in 2 settimane. Taluni casi, come soggetti infetti da HIV, coloro che sono sottoposti a chemioterapia o che stanno assumendo medicinali immunosopressori (per esempio a seguito di un trapianto) o anti-tiroidei, sono soggetti a soffrire di questo disturbo più a lungo.

Cura e terapia

Una terapia farmacologica può alleviare i sintomi dati dalla gola arrossata e alleviare l’infiammazione favorendo la guarigione del soggetto: in particolare, sono utilizzati antidolorifici analgesici come il paracetamolo, l’ibuprofene, l’aspirina. Tuttavia se si hanno problemi di stomaco e al sistema gastrointestinale è meglio fare attenzione con questi farmaci perché possono aggravare la situazione. I bambini sotto ai 16 anni di età è meglio assumano paracetamolo o ibuprofene piuttosto che l’aspirina. Gli antibiotici sono solitamente sconsigliati per questo disturbo, poiché di solito non è causato da batteri e se lo è l’effetto è blando comunque e li rende meno efficaci poi quando c’è un disturbo realmente grave.

Per alleviare i sintomi della gola arrossata è anche possibile prendere qualche accorgimento extra:

  • Evitare cibi/bevande troppo calde che possono irritare ancora di più la gola
  • Mangiare cibi freschi
  • Bere un po’ di più
  • Consumare pastiglie apposite o caramelle balsamiche, o ghiaccioli
  • Non fumare
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