Infarto: l’abitudine che raddoppia il rischio

Ci sono dei fattori di rischio che incidono sulle malattie, una di queste è l’infarto. C’è un’abitudine, in particolare, che raddoppia le probabilità.

infarto
Infarto (da Pixabay)

Per ogni malattia c’è un fattore di rischio. Questo comprende le abitudini o gli elementi che possono aumentare la probabilità di sviluppare quella malattia. L’infarto, ad esempio, e in generale le malattie cardiache hanno un grande impatto sulle persone ogni giorno. Con malattie cardiache si indicano i disturbi del cuore, come aritmie, anche innocue, problemi alle valvole cardiache, ma anche infarti, cioè la morte di una parte dell’organo.

Ci sono milioni e milioni di persone che convivono con una malattia cardiaca e, purtroppo, dagli studi effettuati sembra che questo numero possa aumentare nei prossimi anni. Dunque, è opportuno individuare quali possono essere i fattori di rischio per cercare di prevenire il più possibile.

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Alcuni recenti studi e osservazioni hanno voluto mettere in guardia le persone su quali sono le abitudini che possono addirittura raddoppiare il rischio di avere un infarto o comunque di sviluppare una malattia cardiaca. Vediamo tutti i dettagli.

Infarto e malattie cardiache: i fattori di rischio

infarto silenzioso
(Pinterest, florsanta.blogspot.com)

C’è un’abitudine in particolare, secondo gli esperti del Regno Unito, che raddoppia le probabilità di avere un infarto ed è fumare. Forse vi sembrerà abbastanza scontato, ma per quanto si ripeta che il fumo fa male, ci sono sempre troppe persone che non se ne curano abbastanza. Avere la sbagliata abitudine di fumare porta ad un elevato rischio per il cuore, il doppio rispetto a chi non ha mai fumato.

Tuttavia, gli esperti dicono anche che smettere entro i 30 anni può aggiungere alla propria vita una decina di anni in più. Così come smettere a 60 anni può allungarla di qualche anno. Insomma, non è mai troppo tardi per smettere perchè i benefici arriveranno immediatamente e tutto l’organismo sarà più in salute e pronto ad affrontare in migliori condizioni l’invecchiamento.

Inoltre, bisogna sempre fare molta attenzione all’alimentazione. Troppo sale aumenta la pressione, troppi grassi vanno ad incidere sul colesterolo cattivo, troppi zuccheri sulla glicemia. Quando si arriva ad una certa età bisogna cercare di avere un regime alimentare equilibrato in modo da tenere tutti questi parametri nella media perchè sono tutti potenziali rischi per malattie cardiache, per ictus e infarti.

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Il consiglio che arriva dagli esperti è anche quello di ridurre l’assunzione di carne rossa e lavorata. Il Dipartimento della salute e dell’assistenza sanitaria consigliano di assumerne al massimo 70 g al giorno per non andare incontro a rischi di importanti malattie come il cancro.

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