Laringoscopia: cos’è, a cosa serve e come si effettua

E’ il tratto distale delle vie aeree superiori (di cui la trachea costituisce il tratto prossimale). Si costituisce di alcune strutture di natura cartilaginea che si tengono insieme per il tramite di legamenti e muscoli.

Vi si trovano le corde vocali e svolge tre importanti funzioni:

  1. Spinge l’aria della respirazione in direzione della trachea e dei polmoni;
  2. Permette la parola, con le vibrazioni delle corde vocali;
  3. Non consente al cibo di entrare in trachea, e quindi nella via respiratoria, grazie alla epiglottide. L’epiglottide è una valvola di natura cartilaginea.

La laringoscopia è un esame medico che consente di avere visione della laringe ed anche delle corde vocali che vi si trovano contenute. Grazie a particolari strumenti associati al laringoscopio l’esame può anche avere una valenza terapeutica.

Quanti tipi di laringoscopia esistono?

Questo esame può essere condotto in forma indiretta ed in forma diretta. La laringoscopia indiretta la si esegue anche in ambito ambulatoriale, richiedendo un normale specchio laringeo ed una sorgente di luce. La laringoscopia diretta, al contrario, richiede che i utilizzi uno strumento di precisione, il laringoscopio. Oltretutto poiché è richiesta una anestesia, va svolta in ambienti specialistici.

La laringoscopia diretta: il laringoscopio

Il laringoscopio moderno è uno strumento composto da un fascio di fibre ottiche che ricompongono perfettamente all’oculare (o al monitor) l’immagine che si trova davanti alla loro estremità anteriore.

In questo modo si può esaminare da vicino e nel più minimo dettaglio tutte le strutture che costituiscono la laringe. Può essere rigido o flessibile: quello flessibile si introduce in gola passando per le narici (con anestesia locale). Quello rigido viene introdotto attraverso la bocca e richiede una anestesia generale. La laringoscopia eseguita con i laringoscopi flessibili (diretta flessibile) ha quasi sempre carattere di esplorazione. La laringoscopia diretta rigida può associare la terapia all’esplorazione.

Chi può eseguire una laringoscopia?

La laringoscopia è un esame specialistico che va eseguita da un otorinolaringoiatra.

Occorre eseguire una laringoscopia quando si è soggetti a persistenti problemi vocali, quando si è soggetti a violenti e frequenti mal di gola. Oppure quando si cronicizza un dolore ai padiglioni auricolari, quando si deglutisce con dolore e difficoltà o quando i nostri muchi contengono sangue. Infine, anche quando occorre valutare i danni di un trauma locale o si hanno le vie aeree ostruite.

Qualche impiego particolare della laringoscopia diretta rigida

La laringoscopia diretta rigida può avere degli utilizzi particolari che la rendono differente dalle altre metodiche laringoscopiche.

Vediamo quali sono alcuni di questi utilizzi:

  • Facilitare l’intubazione per preparare ad un’operazione chirurgica in anestesia totale o a una ventilazione di tipo meccanico;
  • Rimozione di un eventuale cancro alla laringe, con il laser;
  • Rimozione di eventuali corpi estranei inalati senza volerlo e che costituiscono ostruzione delle vie aeree superiori;
  • Eliminazione di polipi che si potrebbero essersi formati nelle corde vocali;
  • Raccolta di campioni di tessuto (biopsia).

Qualsiasi esame laringoscopico potrebbe causare un edema con blocco delle vie respiratorie. Tale evento è, però, assai raro. In ogni caso, se si verifica questo evento, occorre intubare immediatamente il paziente.

La laringoscopia indiretta

Questa laringoscopia può eseguirsi anche negli ambulatori: è un esame molto semplice per il quale si utilizzano solo uno specchio laringeo ed una fonte di luce. Lo specchio laringeo si introdurrà in gola, mentre la fonte di luce illuminerà lo specchio. Così si vedrà la laringe, riflessa nello specchio. Per questo esame in genere non si richiede alcun tipo di anestesia. Solo in caso di fastidi causati dallo specchio si può utilizzare lo spray per l’anestesia locale.

La laringoscopia diretta flessibile

Prima dell’inserimento del laringoscopio flessibile in una narice, il medico praticherà una anestesia locale mediante apposito spray.

Sempre con uno spray ripulirà la gola ed il naso da eventuali secrezioni di natura mucosa. Solo dopo il laringoscopio flessibile potrà essere introdotto fino alla laringe. Il medico chiederà al paziente di estrarre la lingua dalla bocca, effettuare un respiro profondo e o gonfiare le guance o anche parlare.

L’esame può durare 5/10 minuti e si potrebbero avvertire leggeri fastidi, ma la respirazione non è mai disturbata. L’effetto dell’anestetico è di un sapore amaro e la deglutizione potrebbe apparire fastidiosa.

La laringoscopia diretta rigida

Il laringoscopio rigido verrà inserito dopo una anestesia totale. Esso viene inserito in bocca e, come detto, potrà avere funzioni esplorative e terapeutiche. L’intervento può durare dai 15 ai 30 minuti. Il soggetto, al risveglio, potrebbe accusare voce roca, mal di gola, stanchezza, vomito e nausea.

Il post-operatorio

Per quanto attiene alla laringoscopia indiretta, con l’anestetico locale occorrerà semplicemente evitare di mangiare e bere per una mezz’ora dopo l’intervento.

Per quanto attiene alla laringoscopia diretta flessibile, anche in questo caso si sconsiglia di bere e mangiare, magari, però, fino ad un’oretta dal termine dell’esame.

La laringoscopia diretta rigida, invece, richiede di:

  1. Evitare di assumere liquidi e solidi per due ore;
  2. Evitare di tossire o anche solo schiarirsi la gola con forza;
  3. Parlare sempre a voce bassa e poco;
  4. Effettuare dei gargarismi a base di sale disciolto in acqua calda, fino al termine dei fastidi alla gola.

Il paziente resterà ricoverato almeno per la prima notte.

La laringoscopia diretta rigida: alcuni eventi particolari

  • In caso il laringoscopio ha sollecitato le corde vocali evitare la fonazione per circa tre giorni;
  • Se si è effettuata l’asportazione di parte della laringe, si avrà raucedine per non meno di 3 settimane;
  • Se si è effettuata la rimozione di un polipo dalle corde vocali, evitare di parlare per due settimane almeno;
  • In caso di biopsia con emorragia che non si arresta dopo un giorno, contattare il proprio medico.

I risultati di una laringoscopia

La laringoscopia indiretta rappresenta, al giorno d’oggi, un esame utilizzato assai di meno rispetto ad alcuni decenni or sono. Questo accade perché attualmente i laringoscopi moderni, con le loro fibre ottiche, consentono una visione perfetta della laringe senza arrecare danni.

Una eventuale biopsia associata all’esame laringoscopico, darà risultati che, in genere, sono a disposizione dopo una settimana.

Bibliografia e credit

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