Mortadella in gravidanza: posso mangiarla?

La mortadella ed anche il prosciutto cotto ad esempio, sono alimenti che una donna in gravidanza può consumare, questo perché durante il processo di preparazione, la materia prima viene tratta a temperature elevate, a tal punto da debellare determinati batteri come il toxoplasma, che viene inattivato ad una temperatura che si aggira intorno ai 60 gradi centigradi.

Nella fase produttiva di questo alimento molto apprezzato, la parte magra viene lavorata da un abbattitore, che elimina completamente i patogeni ancor prima della cottura.

Una volta che la mortadella a preso forma, questa viene cotta ad elevate temperature, che sono in grado di penetrare internamente il prodotto a 70 gradi, distruggendo in maniera tale tutti i batteri pericolosi nel periodo della gestazione.

A differenza della mortadella, la pancetta, il prosciutto crudo, il salame, la bresaola e tutti gli altri insaccati crudi, nella fase di preparazione non vengono lavorati ad elevate temperature, quindi il loro consumo in gravidanza è sconsigliato, se non si è immuni alla toxoplasmosi.

Alcuni studiosi affermano che il batterio protozoo potrebbe essere inattivato anche mediante i processi di stagionatura oppure di affumicatura, anche se non tutti sono d’accordo su questo, quindi è sempre opportuno prendere le giuste precauzioni ed evitare il consumo. È comunque sempre utile consultare il proprio medico, quando si è in gravidanza, e farsi fornire una lista particolareggiata di tutti gli alimenti sconsigliati durante la gestazione.

Toxoplasmosi

Questa malattia è un’infezione provocata dalla presenza di un microrganismo che prende il nome di Toxoplasma Gondii, e molto spesso può capitare che una persona non si sia mai accorta di averla avuta in passato, perché i sintomi che si manifestano, come il mal di gola, il mal di testa, la stanchezza generale, e i dolori alle ossa, sono di lieve entità e molto comuni ad altre malattie.

Mortadella in gravidanza
stock/adobe.com

Una volta che il oggetto ha contratto questa malattia, sarà per sempre immune ad essa, ovvero non correrà il rischio di cadere del decorso patologico.

Il problema grave che deriva da questa infezione è quando si presenta nel periodo della gravidanza, in quanto può provocare seri danni alla salute del feto, visto che si trasmette attraverso la placenta.

Non è detto che se la gestante viene affetta dalla toxoplasma nei mesi di gestazione, questa passi direttamente al feto, ma se ciò dovesse avvenire, i danni potrebbero essere maggiori in base alla velocità di trasmissione.

Se la toxoplasmosi si presenta nei primi mesi di gravidanza, molto spesso non è in grado di arrivare al feto, ma se questo accade, la donna potrebbe anche perdere il bambino, oppure si potrebbero riscontrare delle malformazioni al neonato o danni importanti al sistema centrale nervoso con la comparsa di ritardo mentale, epilessia e lesioni oculari.

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Se la toxoplasmosi compare alla fine della gestazione il passaggio verso il feto mediante la placenta è molto facile che avvenga, ma i rischi che corre il feto sono di minore entità.

Per scoprire se una persona è immune a questa malattia, deve sottoporsi a delle analisi del sangue specifiche, che permettono di visualizzare se vi sono tracce di anticorpi contro il toxoplasma.

Le analisi del sangue possono essere eseguiti da tutti ed anche prima del concepimento, quando tendenzialmente il ginecologo prescrive tale esame sin dalla prima visita.

Se i risultati stabiliscono che la donna o la futura mamma è immune al batterio, può tranquillamente affrontare la gravidanza senza dover ripetere il test, ma se i risultati stabiliscono il contrario, questo deve essere ripetuto tutti i mesi della gravidanza e non comporta alcuna spesa in quanto questa è a carico della sanità nazionale.

Accorgimenti

Ora faremo un elenco dettagliato dei vari gli accorgimenti alimentari che deve prendere una futura mamma nel periodo della gestazione:

  • Lavare con abbondante acqua frutta e verdura prima del consumo, aggiungendoci anche del bicarbonato.
  • Libero consumo di frutta sia cruda che cotta
  • La carne va consumata solo previa cottura
  • Vietato il consumo di: carne ai ferri, bistecca al sangue e carpaccio
  • Vietato il consumo di insaccati e di salumi stagionati
  • Libero consumo di mortadella e prosciutto cotto
  • Lavarsi accuratamente le mani dopo aver toccato verdura cruda e carne cruda
  • Libero consumo di pesce tranne il sushi che potrebbe causare salmonella

Seguendo queste precauzioni, la donna limita il contatto con gli agenti patogeni che potrebbero causare disturbi e malattie a se stessa e al feto. Per quel che riguarda il consumo di mortadella, questo non prevede alcun accorgimento nella sua manipolazione ed assunzione.

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