Ortopanoramica: la radiografia ai denti e alla bocca

La radiografia panoramica è una forma di tomografia; in tal modo, le immagini di aerei multipli sono presi per comporre l’immagine panoramica composita, in cui la mascella e la mandibola sono nel piano focale e le strutture che sono superficiali e profonde al trogolo sono sfocate.

L’apparecchiatura per l’ortopanoramica

Le apparecchiature dentali per la radiografia panoramica sono costituite da un braccio rotante orizzontale che contiene una sorgente di raggi X ed un meccanismo di film di movimento disposte alle estremità opposte. Il cranio del paziente si trova tra il generatore di raggi X e il film. La sorgente di raggi X viene collimata verso il film, che invia un fascio a forma di lama verticale avente una larghezza di 4-7 mm quando arriva sul film, dopo aver attraversato il cranio del paziente. Anche l’altezza del fascio che copre le mandibole e le regioni mascellari. I movimenti del braccio ed il suo movimento generale possono essere descritti come una rotazione intorno ad un centro istantaneo che si sposta su una traiettoria dedicata.

Il metodo

I costruttori propongono soluzioni diverse per muovere il braccio, cercando di mantenere costante la distanza tra i denti, il film e il generatore. Anche quelle soluzioni in movimento cercano di proiettare l’arco dei denti come ortogonalmente possibile. È impossibile selezionare un movimento ideale perché l’anatomia varia molto da persona a persona. Infine un compromesso è selezionato da ciascun costruttore e si traduce in fattori di ingrandimento che variano fortemente lungo la pellicola (15% -30%). Il posizionamento del paziente è molto critico per quanto riguarda sia la nitidezza che le distorsioni.

La pellicola

Ci sono due tipi di meccanismi di film in movimento, una utilizzando una cassetta piatta scorrevole che contiene il film, e un’ altra con un cilindro rotante attorno al quale è avvolto il film. Ci sono due formati standard per le panoramiche dentali dei film: 30 cm × 12 cm (12 “x 5”) e 30 cm x 15 cm (12 “× 6”). Il film di una dimensione inferiore riceve l’8% in meno della dose di raggi X su di esso rispetto alle dimensioni più grandi.

Digitale

Le radiografie si sono evolute da una tecnologia a film (che coinvolge un processo di sviluppo chimico) alla tecnologia radiografica digitale, basata su sensori elettronici e computer. Uno dei principali vantaggi rispetto ai sistemi basati sul filmare è che è molto maggiore in latitudine di esposizione. Questo significa che vengono fatte molte meno scansioni ripetute, il che riduce i costi e riduce anche l’esposizione del paziente alle radiazioni.

I raggi X persi possono anche essere ristampati se il file digitale viene salvato. Altri vantaggi significativi includono immagini immediatamente visualizzabili, la capacità di migliorare le immagini, la capacità di realizzare e-mail o immagini per i professionisti e i clienti (senza la necessità di digitalizzare loro per primi), facile e la gestione dei documenti affidabili, ha ridotto l’esposizione ai raggi X, e non è necessaria alcuna camera oscura, e non vengono utilizzati nemmeno prodotti chimici.

Il sistema digitale

Il sistema digitale

Un particolare tipo di sistema digitale utilizza una piastra di fosfori fotostimolabili (aka PSP – Phosphor Plate) al posto del film. Dopo l’esposizione a raggi X della piastra viene inserito in uno scanner speciale dove l’immagine formata latente viene recuperata punto per punto e digitalizzata, con una scansione di luce laser. Le immagini digitalizzate vengono memorizzate e visualizzate sullo schermo del computer. Questo metodo è una vecchia tecnologia basata su pellicola e l’attuale tecnologia di imaging digitale diretta.

Esso è simile al processo di pellicola perché coinvolge lo stesso trattamento in supporto di immagine e differisce perché il processo di sviluppo chimico è sostituito dal processo di scansione. Questo non è molto più veloce dello sviluppo della pellicola e le prestazioni di risoluzione e la sensibilità, sono contestati. Tuttavia ha il chiaro vantaggio di essere in grado di adattarsi a qualsiasi apparecchiatura esistente senza modifiche perché sostituisce solo il film esistente.

Inoltre a volte il termine “radiografie digitali” viene utilizzato per indicare i documenti cinematografici digitalizzati che sono ulteriormente gestiti dal computer.

I sensori elettronici

Gli altri tipi di tecnologie di imaging digitali utilizzano sensori elettronici. La maggior parte di essi prima convertivano i raggi X in luce (utilizzando uno strato GdO2S o CsI) che erano ulteriormente catturati utilizzando un CCD o un sensore di immagine CMOS. Pochi di loro usano un arrangiamento ibrido analogico-digitale che converte i raggi X in elettricità (utilizzando uno strato CdTe) e quindi questa elettricità è resa come un’immagine di una sezione di lettura basata su tecnologia CMOS.

Nei sistemi attuali digitali, la qualità dell’immagine è di gran lunga superiore ai sistemi di film basati sui modelli tradizionali. I più recenti progressi hanno anche visto l’aggiunta su Cone Beam di tecnologia 3D per i dispositivi digitali standard panoramici

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