Rinite vasomotoria, una fastidiosa infiammazione del naso

Le varie strutture nasali che vengono coinvolte in questa patologia troviamo la mucosa, le ghiandole siero-mucose e i diversi vasi sanguigni che si trovano sotto la zona epiteliale. Quindi, la rinite vasomotoria si può considerare come uno stato di infiammazione o di congestione di natura cronica che va a colpire la mucosa del naso.

La classificazione della rinite vasomotoria

Nella maggior parte dei casi questo disturbo viene classificato in due tipologie specifiche. La prima è quella allergica e la seconda è quella che non presenta una derivazione allergica. Le riniti vasomotorie allergiche possono essere provocate da diversi tipi di allergeni. Infatti, in alcuni casi fanno parte del regno vegetale, come ad esempio parietaria e le graminacee, mentre in altri casi si tratta di elementi del regno animale, come ad esempio il pelo di alcuni animali domestici (come ad esempio gatti e cani), ma anche gli acari.

Quali sono le possibili cause

Attualmente, vi è una netta discordanza sulle cause che possono portare a questo disturbo, anche perché non sono state individuate in maniera chiara. In base alle ricerche medico-scientifiche più diffuse, sembra che la causa scatenante dell’infiammazione, nella rinite non allergica, sia una dilatazione troppo elevata dei vasi sanguigni all’interno della mucosa nasale. Quest’ultima porta ad una formazione eccessiva, all’interno della cavità nasali protette da tale mucosa, di un notevole quantitativo di sangue e di fluidi.

Questa situazione sarebbe provocata da sbalzi termici, da una notevole umidità, da altri fattori che riguardano alimentazione e stile di vita, ma anche da degli squilibri a livello ormonale (come ad esempio durante la pubertà o in gravidanza), ma anche trattamenti ormonali o l’uso di contraccettivi ormonali e alcuni tipi di trattamenti farmacologici (come ad esempio quelli con decongestionanti nasali, ACE-inibitori e diversi FANS), così come un danno che ha colpito i turbinati oppure la loro totale mancanza, ad esempio per via di un intervento chirurgico.

Quali sono i possibili sintomi della rinite vasomotoria

Questo disturbo causa sicuramente il problema del naso chiuso, frequenti starnuti e voce nasale, ma può portare anche ad altri sintomi, come un abbassamento relativo all’olfatto, un’irritazione sia all’interno che tutto intorno al naso, russare spesso nel corso delle ore notturne, sviluppo di diverse croste all’interno del naso che portano frequentemente al sanguinamento nel tentativo di toglierle, ma anche alitosi.

Quali sono le possibili complicazioni

Nel caso in cui il paziente soffra di un tipo di rinite vasomotoria particolarmente grave, oppure è stata sottovalutata e non è stata curata in maniera perfetta, allora sono varie le complicazioni che possono insorgere. Si tratta piuttosto frequentemente di problematiche del sonno, sonnolenza durante la giornata, disturbi nella concentrazione, irritabilità, nervosismo, sinusite, infezioni che vanno a colpire l’orecchio medio e polipi nasali.

Come si arriva ad una diagnosi

Per quanto riguarda i sintomi, tale patologia ha molti punti in comune con la rinite allergica e, per tale motivo, diventa difficile fare una distinzione. Spesso, per evitare tale problema, servono un esame obiettivo, un’anamnesi prudente e completa e diversi test allergici. In alcuni casi si può decidere anche di effettuare il tampone nasale, che viene eseguita spesso solamente nel caso in cui si tema una rinite infettiva. Ad ogni modo, una diagnosi attenta e precisa consente di capire quale tipologia di rinite sia stata contrattata dal paziente e intervenire con il trattamento più adeguato. Sono utili anche i test allergici, che sono sia esami del sangue che esami sulla cute.

Quali sono le principali terapie

Nella maggior parte dei casi, la cura della rinite vasomotoria inizia con tutta una serie di atteggiamenti volti a limitare i sintomi, come ad esempio lavaggi nasali con delle soluzioni a base di sale, che permettono di abbassare l’intensità dell’infiammazione, ma anche l’impiego di spray nasali con corticosteroidi, che consentono di ridurre in modo importante lo stato infiammatorio, anche se è bene evitarne un uso prolungato.

In alcuni casi vengono usati degli spray nasali anticolinergici, così come spray nasali decongestionanti: nel primo caso servono più che altro ad evitare un’eccessiva produzione di muco all’interno delle cavità del naso, mentre nel secondo caso vanno a diminuire la vasodilatazione all’interno della mucosa nasale. Il lavaggio con soluzioni saline non presenta particolari difficoltà, visto che è sufficiente usare un pizzico di sale e di bicarbonato di sodio e mescolarlo in un bicchiere d’acqua. Il composto deve essere scaldato e poi impiegato nel caso solo a temperatura ambiente.

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