Tendine sovraspinato, cosa accade quando si rompe

Il tendine sovraspinato, chiamato anche sovraspinoso, fa parte dei tendini della cuffia dei rotatori. Permette di effettuare un movimento rotatorio della spalla verso l’esterno. A sua volta invece la cuffia dei rotatori mantiene il braccio saldo alla scapola e di conseguenza a tutto il resto del tronco. Se il tendine sovraspinato si rompe, si parla di lesione del tendine.

A cosa serve?

Come abbiamo accennato, permette che il braccio si muova verso l’esterno fino a un’apertura di circa 90°. Poi a permettere il resto del movimento è il deltoide. Tra tutti i muscoli che compongono la cuffia dei rotatori, il sovraspinato è quello che può rompersi più facilmente. Ciò è da collegare a un discorso puramente fisiologico. Questo tendine scorre all’interno di un canale, il quale è ben delimitato nella parte inferiore dall’omero e in quella superiore dall’acromion scapolare.

Cos’è la rottura del tendine sovraspinato?

Particolarmente soggetti al problema sono alcune categorie di sportivi, come ad esempio chi fa molta palestra oppure praticano sport di lancio. Non sono solo gli sportivi ad essere a rischio. Invecchiando tutti quanti possiamo andare incontro alla rottura del tendine sovraspinato per via della degenerazione tissutale. Si formano anche le calcificazioni a causa dell’infiammazione ed ecco che si depositano i sali di calcio.

Comunemente è un problema progressivo, nel senso che parte da una lesione parziale e arriva alla rottura totale. Questo è possibile se il problema viene trascurato. Se il tendine si spezza, ecco che il muscolo può retrarsi e degenerare diventando tessuto adiposo.

Cosa porta alla rottura del tendine sovraspinato?

 rottura del tendine sovraspinato

Le cause sono molte. Vediamolo in un elenco riassuntivo e di facile consultazione.

  • Predisposizione
  • Conseguenza di un trauma, anche cadere sopra la spalla può causare la lesione o lo spezzamento.
  • Conseguenza di uno stiramento
  • Infiammazione tendinea cronica: è l’infiammazione cronica dei tendini. Cala la quantità del liquido sinoviale, importantissimo per ridurre l’attrito del tendine durante il movimento della spalla.
  • Degenarazione a causa dell’usura (invecchiando appunto)
  • Predisposizione a causa dello sport, come ad esempio i tennisti, i cestisti e i pallavolisti. Spesso queste persone sviluppano un ispessimento tale da superare la laeghezza del canale dentro il quale scorre il tendine.
  • Sindrome da impingement, quando l’individuo ha l’acromion e la testa dell’osso dell’omero a una distanza di meno di un centimetro. A causa del poco spazio a disposizione durante i movimenti del braccio nasce l’infiammazione
  • Predisposizione a causa del lavoro, in particolare tutti quelli che, per motivi di lavoro, tendono il gomito al di sopra del livello della spalla. Tra questi troviamo gli imbianchini.

Come riconoscere la lesione?

La lesione provoca dolore locale, il quale però può colpire anche la zona laterale a causa dell’infiammazione. Questo dolore arriva ad essere talmente forte durante la notte che impedisce di dormire. Alcuni movimenti aumentano il sintomo, come ad esempio pettinarsi (il braccio viene portato sopra l’altezza della spalla), ma anche allacciarsi il reggiseno o legarsi i capelli.

Il dolore può prendere anche il braccio e il collo. Tutto questo causa movimenti limitati e poca forza.

Diagnosi e terapia

Se sospettate di avere una lesione al tendine sovraspinato, allora dovete rivolgervi all’ortopedico. E’ lui che si occupa di valutare la lesione, se c’è, e a limite operarla. Effettua un’ecografia a entrambe le spalle, così da poterle comparare. Per vedere i muscoli, i tendini e i legamenti ha bisogno anche della risonanza magnetica.

Oltre a questi esami strumentali l’ortopedico effettua anche l’ispezione della zona attraverso la palpazione. Prova puoi a muovere il braccio nelle varie direzioni possibili, per capire dove è limitato. Infine effettua il test di Neer. Solleva la spalla abducendola di 30°, con una rotazione interna. Se vi è un forte dolore, abbiamo un test positivo. Ci sono anche vari altri tipi di test che potrebbe scegliere di fare.

Quando conferma che il tendine sovraspinato è rotto o comunque ha una lesione, procede con la terapia. In base alle condizioni del paziente poi, decide qual è la più adatta. Se c’è la necessità, in base all’età e a quali azioni deve svolgere, può optare anche per l’intervento chirurgico. La cuffia viene ricostruita nel soggetto giovane ma è spesso sconsigliata sulle persone più anziane. L’ortopedico può ritenere più appropriata la fisioterapia e la riabilitazione.

Qualora optino per la ricostruzione, la prima cosa che viene fatta è la valutazione del tipo di operazione. Può essere fatta una a cielo aperto oppure l’artroscopia, la seconda non provoca cicatrici. Una volta iniziato il trattamento viene fatta la pulizia dell’articolazione. In seguito viene rimosso il tessuto danneggiato. Viene tirato il tendine e fissato all’osso utilizzando un filo non riassorbibile oppure, delle ancorette metalliche. Alcune volte può esserci il bisogno del reinserimento del cercine glenoideo.

Successivamente all’intervento il paziente deve utilizzare un tutore per un periodo che va dai 20 ai 40 giorni. Dopo, iniziano gli esercizi di riabilitazione così da poter iniziare a muovere di nuovo il braccio senza sentire il dolore.

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