Ciclo anovulatorio: come intervenire quando non c’è ovulazione

Il ciclo anovulatorio è il ciclo mestruale che avviene senza l’ovulazione, ovvero senza il rilascio dell’ovocita da parte dell’ovaio, ed in questa fase non è quindi possibile che avvenga la fecondazione.

Le motivazioni per cui una donna non ovula normalmente ogni mese sono moltissime, e parte di queste sono legate a periodi particolari della vita, come ad esempio l’adolescenza, il periodo dell’allattamento, la gravidanza ed anche la menopausa.

Altre cause che possono bloccare l’ovulazione sono ad esempio l’interruzione della pillola anticoncezionale, oppure di altre pillole ormonali, una malattia importante, lo stress, troppa attività fisica ed il sovrappeso.

È bene capire in maniera approfondita le cause di questo problema e valutare tutti contesti interessati.

Una donna che nota il ciclo anovulatorio deve rivolgersi subito al suo ginecologo di fiducia, per approfondire le motivazione e, se necessario, trovare la giusta cura.

Durante la fase del ciclo mestruale, il corpo della donna si prepara all’ovulazione mostrando una serie di sintomi spesso anche prevedibili.

Una volta terminato il ciclo, la donna avverte per alcuni giorni secchezza vaginale ed assenza di muco, poi una volta trascorsa questa fase, tutto rientra nella normalità ed aumenta il senso di bagnato, con la frequente perdita di filamenti elastici che stanno ad indicare la presenza di muco cervicale fertile.

Mano mano che l’ovulazione si avvicina, queste perdite aumentano fino a raggiungere il massimo della lubrificazione.

Quando l’ovulo viene rilasciato il muco cervicale si addensa e tende ad asciugarsi, e questo dura fino alla mestruazione seguente.

Il ciclo anovulatorio può durare anche diverso tempo, come nel periodo dell’allattamento e quello della menopausa, oppure in condizioni di sovrappeso e sottopeso.

In questa fase gli estrogeni non raggiungono livelli sufficienti per garantire il processo ovulatorio.

Aumento e perdita di peso

Aumento e perdita di peso

Il peso ideale di una donna affinché avvenga costantemente il ciclo ovulatorio comprende una massa grassa pari al 20% del peso corporeo.

Le donne che soffrono di anoressia o di disturbi alimentari, ed anche quelle molto magre, spesso tendono a soffrire di amenorrea secondaria, ovvero la totale mancanza di ovulazione con l’interruzione del ciclo.

Questo problema insorge perché il corpo femminile non produce estrogeni sufficienti per dare origine all’ovulazione.

In casi di perdita del 15% del peso totale, ovvero circa un terzo della massa magra, potrebbe esserci una seria incidenza sul ciclo, a tal punto da farlo scomparire completamente.

In ambito sportivo molto spesso e atlete, essendo sovente magrissime, e per lo stress della competizione, perdono nel corso degli anni il ciclo mestruale.

Lo stesso vale per donne in sovrappeso, perché l’eccesso di adipe determina un aumento di estrogeni rompendo in questa maniera la fase dell’ovulazione.

In casi particolari, come l’aumento di prolattina oppure la sindrome dell’ovaio micropolicistico, si può presentare il ciclo anovulatorio, e queste particolari condizioni di salute possono essere curate rivolgendosi dallo specialista.

Per tenere sempre sotto controllo la propria ovulazione, occorre misurare la temperatura basale e se il grafico di questo strumento raffigura un andamento bifasico, questo conferma l’ovulazione, mentre se il grafico presenta andamento discontinuo con la presenza di alti e bassi, ci indica un ciclo anovulatorio.

Tiroide e prolattina nel sangue

Tiroide e prolattina nel sangue

Una delle cause che potrebbe influire sull’ovulazione sono di disturbi della tiroide, ovvero l’ipertiroidismo o l’ipotiroidismo.

La tiroide è un organo molto importante che regola i livelli ormonali del nostro organismo, e se non funziona correttamente, potrebbe causare disturbi anche al ciclo mestruale.

Attraverso delle analisi del sangue specifiche si possono controllare i valori del THS, il responsabile della corretta funzione tiroidea e nel caso si riscontrassero anomalie, il paziente dovrà sottoporsi ad una cura farmacologica specifica.

Già dai primi giorni della terapia, il ciclo mestruale della donna ritornerà alla normalità, e aumentano anche le possibilità di una futura gravidanza.

I livelli alti di prolattina nel sangue possono causare il ciclo anovulatorio, in una condizione fisica tipica delle donne nel periodo dell’allattamento al seno che, come abbiamo accennato, in questo caso specifico si presenta il ciclo anovulatorio.

Anche problematiche gravi possono causare picchi della prolattina, come il tumore al cervello, anche se le probabilità, contrariamente a quel che viene creduto, sono molto rare.

In quest’ultimo, raro caso, naturalmente si deve assolutamente consultare l’oncologo per iniziare un sondaggio sugli interventi possibili e realistici verso il tumore.

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