Catherine Spaak racconta il suo trauma: aveva solo 17 anni

In una lunga intervista, Catherine Spaak racconta alcuni tra gli episodi più difficili della sua vita privata e professionale.

catherine spaak
(Foto Getty Images)

Una lunga carriera iniziata a soli quindici anni, una vita piena di momenti belli ma anche di episodi difficili e di veri e propri traumi: l’attrice Catherine Spaak si racconta in un’intervista senza filtri a Il Giornale, svelando alcuni particolari anche molto cruenti che l’hanno segnata profondamente.

Catherine Spaak: la gravidanza, il parto e le lacrime

Uno dei volti più amati del cinema francese, con una lunga carriera iniziata negli anni ’60 quando era soltanto una ragazzina di quindici anni: l’incredibile vita di Catherine Spaak assomiglia a un romanzo, ma è tutto assolutamente reale.

catherine spaak trauma
(Foto Getty Images)

Proveniente da una famiglia che in quegli non navigava certo nell’oro, appena adolescente la bella Catherine riceve una proposta allettante dal mondo del cinema: figlia di uno sceneggiatore, è nata e cresciuta tra alcuni dei più grandi esponenti del cinema dell’epoca.

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La famiglia non le ha dato la rete di sostegno di cui una ragazza così giovane avrebbe avuto bisogno in un mondo così complesso e pieno di sfaccettature: “Mio padre non lo vedevo quasi mai”, ha dichiarato l’attrice. “Mia madre, che faceva l’attrice, neppure”.

Fu nel 1962, alla tenera età di 17 anni, che rimase incinta di Fabrizio Capucci: incontrato sul set di “La voglia matta”, i due si sposarono nonostante la Spaak fosse ancora così giovane. Andarono a vivere a casa dei genitori di lui, dove la giovane Catherine non si è mai sentita a proprio agio.

Così, la decisione dopo pochi mesi dal parto: “Presi la bambina e scappai. Loro non me la perdonarono e sporsero denuncia”. La ragazza fu arrestata e riportata a Roma dai carabinieri con la bambina, dove rimase in attesa della sentenza: le portarono via sua figlia, che fu affidata alla nonna paterna.

La lotta contro le molestie alle donne nel cinema

Un rapporto madre/figlia distrutto, che ancora oggi non è riuscito a sbocciare: “Non sono riuscita a recuperare quello che il magistrato ha rovinato”, continua la Spaak, che afferma come i Capucci abbiano fatto “il lavaggio del cervello” alla piccola Sabrina.

 

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Una ferita ancora aperta, sulla quale la combattiva e grintosa attrice francese si sofferma, comunque, poco: “Detesto chi si piange addosso”, afferma.

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Infine, un accenno alle molestie che solo per caso non ha dovuto subire negli anni in cui era ancora molto, molto difficile per le donne lavorare in un mondo a predominanza maschile come quello del cinema: “Negli anni 80 dissi pubblicamente che per le attrici era difficile essere rispettate”, ha raccontato.

“Era il periodo dei ricatti. Io non ho mai dovuto dare niente in cambio per lavorare ma le generazioni precedenti alla mia avevano dovuto affrontare il problema. I ricatti sessuali erano un’infamia“. Un’infamia che lei ha denunciato, come una moderna paladina dei diritti delle donne.

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