La cucina italiana spesso aggiunge il peperoncino ai suoi principali piatti di pasta, carne o verdura come insaporitore o esaltatore delle materie prime: conosci però tutti i benefici di questa spezia piccante?

Dopo che Cristoforo Colombo lo portò in Europa a seguiti dei suoi viaggi intercontinentali in America, il peperoncino si è ampliamente diffuso diventando una delle spezie più amate nelle cucina di tutto il mondo, compresa quella italiana. Usato come insaporitore di moltissime ricette regionali, lo troviamo anche in piatti della tradizione come i rinomati spaghetti aglio, olio e peperoncino, oppure com esaltatore nel polpo alla Luciana, la ribollita toscana o ancora in confetture o dolci a base di cioccolato fondente.
Il piccante piace molto e nella credenza popolare si ritiene anche che questa sua virtù sia afrodisiaca associata al cibo consumato in particolari situazioni romantiche. Proprio la piccantezza dei peperoncini viene misurato a livello mondiale in base alla Scala di Scoville, metro di misura che determina la quantità di capsaicina presente in un peperoncino. Secondo questa unità di misura le varietà più piccanti sono gli americani Trinidad Moruga Scorpion, il Komodo Dragon Pepper, il Carolina Reaper ed il Papper X.
Premesso che il peperoncino non può mancare in tavola per questioni superstiziose, culturali o familiari, siamo certi di sapere esattamente le sue virtù benefiche? Fa bene o male mangiare piccante? Cerchiamo di fare chiarezza sul tema visto che probabilmente durante le prossime feste natalizie potreste usarlo (o mangiarlo) molto a tavola.
Peperoncino, 8 benefici di questa spezia piccante che forse non sapevi

Come accennato prima a dare la piccantezza al peperoncino è la presenza della capsaicina, un alcaloide che ne determina l’aroma pungente a seconda della varietà genetica. Il piccante non fa male però è consigliato evitarlo quando si soffre di gastrite, coliche renali, irritabilità intestinale oppure si stanno assumendo farmaci specifici (serve consultare il medico oppure il farmacista però).
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Detto ciò il peperoncino fa molto bene sempre se consumato con moderazione, magari aggiunto in piccole dosi nel cibo consumato durante la giornata come pasta, pesce, carne, verdure oppure dolci fatti in casa. Vediamo quindi le sue 8 principali virtù benefiche:
Antiossidante e antibatterico
La capsaicina ha rinomate proprietà antiossidanti e antibatteriche che permettono di debellare eventuali presenze batteriche nel corpo umano. Aggiungere del peperoncino fresco o essiccato nel cibo ne prolunga anche la conservabilità in frigo ed evita la formazione di muff.
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Accelera il metabolismo corporeo
Sempre la capsaicina secondo alcuni studi recenti consentirebbe di aumentare la spesa energetica complessiva impiegando a riposo molti più lipidi di quelli normalmente coinvolti nelle attività attive quotidiane. Questo comporta a maggiore attivazione metabolica e riduzione drastica del colesterolo nel sangue.
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Contiene vitamina A e C, rafforza il sistema immunitario
È una miniera incredibile di vitamine A e C importantissime per il rafforzamento del sistema immunitario, combattere i radicali liberi e l’invecchiamento cellulare. La vitamina C inoltre aiuta l’assimilazione del ferro, mentre la A è consigliata dagli oculisti per migliorare la vista a tutte le età. Non dimentichiamo anche che il peperoncino contiene anche ferro, calcio, potassio e fosforo!
Antidolorifico naturale e analgesico
Alleato dello stomaco, favorisce la digestione
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Ha proprietà cardioprotettive
Il peperoncino assunto con regolarità ed in piccole dosi permette di migliorare la microcircolazione, permette ai capillari di essere più elastici soprattutto in chi soffre di gambe pesanti e gonfie a fine giornata o lavora molto in piedi.