Attenzione a questo aspetto importante: come concimare le piante che hai in casa in modo corretto

Se anche tu ami le piante in casa ma non sai cosa fare per concimare al meglio, non temere. Ti sveliamo alcuni trucchi che devi sempre considerare per avere il pollice verde ed evitare errori grossolani. 

concimare piante giardinaggio casa
Fare giardinaggio in casa (AdobeStock – Inran.it)

Abbiamo già visto che avere delle piante in casa o nel luogo di lavoro è un metodo molto furbo per alleviare gli stati ansiosi ed i momenti di forte tensione, in quanto non solo il colore verde è sinonimo di benessere psicofisico ma aiuta anche la mente a riprendere contatto con la propria stabilità emotiva. Questo è legato anche al fatto che serve rispettare i tempi di crescita intrinsechi della pianta che però va accudita per consentirle una fioritura ottimale.

Spesso però si parla poco di concimazione delle piante anche se è un argomento essenziale per permettere loro di crescere nel modo migliore, garantendone non solo l’apporto nutritivo corretto ma anche una buona ossigenazione dell’apparato radicale e fogliare. Quali sono le circostanze in cui va fatta e invece quando deve essere lasciata stare? Vediamo il vademecum sintetico relativo a come comportarsi quando si hanno delle piante a casa e non si è così ferrati sull’argomento.

Come concimare le piante a casa (in appartamento o guardino)

Trapiantare pianta giardinaggio casa
Trapiantare una pianta (AdobeStock – Inran.it)

Si tratta di un argomento poco affrontato ma è essenziale in quanto una pianta non concimata spesso nel lungo periodo esaurisce i nutrienti disciolti nella piccola porzione di terra in cui si trova andando in sofferenze e nei casi peggiori morendo. Una pianta con carenze nutritive infatti manifesta sintomi che possono essere diverse da pianta a pianta:

  • Sviluppo delle foglie molto lento
  • Figlie deformate o piccole
  • Colorito spento
  • Propensione ad attacchi patogeni.

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I nutrienti di cui ha bisogno una pianta sono di solito due: macroelementi (fosforo, azoto, potassio) di cui la pianta assolutamente non può fare a meno per essere vigorosa ed in forze. Ed i microelementi ( ferro, zinco, rame e calcio) di cui la pianta ha bisogno in minori quantitativi. Anche i concimi in commercio sono di due tipi, quello liquido e quello a lenta cessione in granuli e cristalli. Quello migliore però è quello liquido perchè più facilmente e velocemente assorbibile dalle radici delle piante. Quello a lenta somministrazione in granuli però nel caso di sovradosaggio eccessivo è difficile disperderlo tramite le innaffiature, con il rischio che la pianta si bruci è maggiore.

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Quando è necessario concimare le piante? Meglio farla durante la bella stagione primaverile quando l’attività vegetativa è nel pieno vigore. All’inizio, tra marzo e aprile andrà fatta costantemente tutte le settimane, rallentando poi invece man mano che si va verso l’estate e l’autunno. Stoppatela invece del tutto poi a inizio autunno.

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Riguardo il quantitativo la regola è quella di sottodosare rispetto a quanto riportato in etichetta piuttosto che sovradosare per evitare sovraccarichi nutritivi alla piante. Poi man mano che si notano le prime migliorie è bene riadattare il tiro aggiustando per ogni pianta il quantitativo migliore. Sempre meglio arrivare alla quantità riportata nel libretto solo dopo qualche settimana di test preliminare in cui si abitua la pianta alla concimazione graduale.

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La concimazione non è una medicina ma solo uno strumento preventivo per mettere la pianta nella condizione di non essere soggetta a nessun attacco parassitario successivo. Per la scelta del concime l’indicazione è sempre quella si optare per uno di buona qualità o farsi consigliare nei negozi di fiducia da chi lo fa per lavoro.

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