Annaffiare le piante non è così semplice: qualche trucco che può aiutarti ad ottenere risultati straordinari

Sapete esattamente come annaffiare correttamente le piante di casa in modo che crescano sane e rigogliose? Ecco qualche trucco semplice per avere il pollice verde. 

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Annaffiare in modo corretto le piante di casa (Pinterest – Inran.it)

Quando si tratta l’argomento innaffiatura delle piante i pareri sono sempre molto discordanti: c’è chi valuta solo toccando il terreno il reale bisogno della pianta e chi invece osserva anche il colore e la struttura delle foglie. In realtà ci sono una serie di trucchi e accorgimenti da prendere in esame quando si ha a che fare con le piante, non è così scontato come può sembrare in effetti. Spesso infatti si presta più attenzione alla scelta del vaso, del concime da utilizzare e l’esposizione al sole o a fonti di calore piuttosto che ad un elemento base proprio come l’irrigazione della pianta stessa.

Molto ovviamente dipende dalla stagione, dall’umidità interna ed esterna rispetto a dove si trova, alla tipologia di vaso scelta e dalla varietà di pianta che abbiamo in cura. Vediamo quindi alcuni trucchi che i giardinieri ci hanno fornito per avere a disposizione tutti gli strumenti per fare un buon lavoro con quelle che già possediamo, dando loro tutti i nutrimenti indispensabili per crescere e prosperare il più a lungo possibile!

Come e quando annaffiare le piante a casa

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Annaffiatoio per le piante (Pinterest – Inran.it)

Non esiste una regola fissa quando si tratta di dover annaffiare le piante, serve piuttosto un po’ di intuizione e empatia verso le piante che ci approcciamo a tenere in casa. Oltre che qualche nozione di base da acquisire al momento dell’acquisto. Abbiamo già visto come irrigare le orchidee, ma come detto ogni pianta ha delle caratteristiche intrinseche da rispettare. Serve però tenere a mente alcuni aspetti statici per tutte:

  •  Se la piante è inserita in un vaso di terracotta avrà bisogno di una quantità doppia di acqua rispetto ad un vaso di vetro o plastica. Questo perchè la terracotta è porosa e una buona percentuale di acqua evapora naturalmente con l’umidità esterna. Preferire quello di plastica se le piante scelte hanno un forte bisogno idrico e se si ha poco tempo per prendersene cura.
  • Che terreno avere scelto? Se infatti è argilloso, l’acqua si manterrà più a lungo rispetto ad un terreno invece più sabbioso. Quest’ultimo prediligetelo se volete dedicarvi alle piante esotiche che non hanno bisogno di moltissima acqua (e soprattutto di ristagni nel terreno).
  • Le piante con molte radici e in particolare profonde, necessitano di maggiore acqua rispetto a quelle piante appena messe a dimora.
  • Invece le piante con radici importanti ma foglie piccole (come gli arbusti da siepe) hanno nettamente bisogno di meno acqua rispetto a piante con foglie larghe o allungate in cui l’evaporazione è maggiore.
  • Ricordate che le piante a terra hanno sempre bisogno di meno acqua rispetto a quelle in vaso. Le prime infatti assorbono l’acqua dalle falde acquifere e dalla precipitazioni, mentre le seconde aspettano il nostro aiuto per sopravvivere!

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Inoltre prestiamo bene attenzione a questi tre fattori determinanti:

  1. Tatto: mettendo una mano o un dito nella terra del vaso come vi appare? Se la terra vi appare fresca e leggermente umida significa che la pianta non ha sete. Diversamente se il terriccio è caldo ha bisogno di acqua e ciò dipende dall’evaporazione dei liquidi tramite l’apparato fogliare.
  2. Vista: terreno e foglie sono secchi e disidratati con crepe e evidente cambiamento di colore? Le foglie si afflosciano oppure si arrotolano su se stesse? È indicatore che hanno davvero molta sete. Osservate invece moscerini spuntare dal terreno? Forse significa che c’è ristagno e la pianta potrebbe morire: in questo caso cambiate immediatamente la terra!
  3. Olfatto: annusando il terreno sentite odore di putrido e melma? Questo vuol dire che c’è ristagno di liquidi e le radici potrebbero già essere marce. Se l’odore non è così forte lasciate asciugare il terreno e innaffiate solo dopo che la situazione si è stabilizzata. Usate anche del concime per fortificare la pianta in questo caso.

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