Crema emla, anestetico locale che può essere usato solo in certi casi

Infatti, può essere impiegato direttamente sulla cute a patto che sia intatta. E, inoltre, solamente nel corso di interventi chirurgici che sono stati effettuati a livello superficiale. Oppure anche quando c’è stata l’inserzione di aghi, come ad esempio dei cateteri endovenosi oppure dei prelievi di sangue. Altrimenti, questa crema può essere utilizzata anche sulla mucosa genitale. Ad esempio, può tornare utile in precedenza rispetto a delle operazioni chirurgiche in superficie. Oppure si può usare anche prima di anestesia per infiltrazione legata sempre alla mucosa genitale.

Crema emla e le avvertenze da seguire

È fondamentale che il medico venga avvertito nel caso in cui il paziente stia seguendo una cura con altri medicinali. Bisogna avvisarlo anche nel caso in cui si stiano assumendo dei farmaci che non prevedono la prescrizione medica. Crema emla non deve essere utilizzata in tutti quei pazienti che presentano dei danni alla membrana timpanica. Infatti, questo prodotto potrebbe avere un effetto ototossico nel momento in cui si instilla all’interno dell’orecchio medio. Inoltre, nell’attesa di nuovi dati clinici, è bene evitare l’uso concomitante di crema Emla anche con altri medicinali o situazioni particolari. Ad esempio, non si deve usare prima di un’iniezione intracutanea di un vaccino vivo BCG. In questo caso, infatti, ci potrebbe essere un’interazione tra i principi attivi dei due preparati. Si consiglia di evitarne l’uso anche nei soggetti nati prematuri con età gestazionale minore di 37 settimane. Allo stesso modo, non si deve usare nei neonati fino a dodici mesi che seguono una cura a base di farmaci che inducono metaemoglobinemia.

L’uso in gravidanza e durante l’allattamento

Prima di utilizzare qualsiasi prodotto in gravidanza o nel corso dell’allattamento è sempre bene chiedere consiglio al proprio medico curante. Infatti, in alcuni casi ci potrebbero essere delle interazioni di cui il paziente non è a conoscenza. La lidocaina e la prilocaina possono superare la barriera della placenta e finire all’interno dei tessuti del feto. Nonostante queste due sostanze vengano usate da diverse donne in gravidanza, fino ad ora non sono stati riscontrati particolari effetti collaterali.

dosaggio crema emla
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In ogni caso, è sempre meglio utilizzare crema Emla in maniera prudente e scrupolosa in queste situazioni. Sia la lidocaina che prilocaina possono essere escrete all’interno del latte materno. Il lato positivo è che vengono escrete, ma in quantitativi veramente ridotti, seguendo il dosaggio terapeutico normale. Ecco spiegato il motivo per cui il bambino non può subire alcun tipo di conseguenza rischiosa.

Qual è il dosaggio che viene consigliato

Questa crema deve essere applicato con uno strato piuttosto spesso sulla cute intatta, usando poi un bendaggio occlusivo per coprirla. Si può usare negli adulti in caso di interventi di relativa importanza e superficiali su lesioni ben definite. In questo caso si possono usare circa 2g da applicare tra 1 e 5 ore prima dell’operazione chirurgica. Un altro caso è quando la cute deve subire una nuova rasatura su zone particolarmente ampie del corpo. Il dosaggio più alto, in questo caso, è pari a 60 g. La zona più ampia che si può trattare è pari a 600 centimetri quadrati da applicare tra una e cinque ore prima della rasatura.

Dosaggio nei neonati e in altri casi

Nei neonati fino a tre mesi, il dosaggio è pari a 1 g ogni 10 centimetri quadrati, mentre nei bambini da 6 fino a 11 anni è pari a 20 g ogni 200 centimetri quadri. Per quanto riguarda la cura della mucosa genitale nelle persone adulte, questo prodotto si può usare prima di operazioni chirurgiche superficiali su lesioni ben definite. Il dosaggio da applicare è compreso tra 5 e 10 g di Emla per circa 5-10 minuti. In questo caso si può anche evitare di utilizzare un bendaggio occlusivo per la copertura. L’operazione chirurgica superficiale deve cominciare immediatamente dopo l’applicazione della crema.

Cosa fare in caso di sovradosaggio

Nel caso in cui dovesse essere ingerita o assunta una dose troppo alta di Emla, si consiglia di recarsi immediatamente al pronto soccorso. In alternativa chiamare subito il medico curante. Un dosaggio eccessivo di prilocaina può provocare un incremento dei valori di metaemoglobina. Nello specifico tale conseguenza si può verificare quando Emla viene usata in associazione con dei medicinali che inducono metaemoglobinemia. I casi di maggiore gravità possono essere oggetto di cure mediante blu di metilene che viene introdotto nel corpo mediante iniezione endovenosa molto lenta. Nel caso in cui il paziente dovesse riscontrare altri sintomi di tossicità, questi potrebbero incidere sul sistema nervoso. Nei casi di maggiore gravità c’è la possibilità che insorga una depressione del sistema nervoso centrale e di quello cardiovascolare. I sintomi neurologici più gravi devono essere curati sia mediante un’assistenza della respirazione che con l’uso di farmaci anticonvulsivanti.

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