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Home Gravidanza

Creste di gallo: cause, sintomi e cura

Le creste di gallo, più scientificamente chiamate “condilomi”, rappresentano l’infezione sessualmente trasmissibile più diffusa in Italia e, più in generale, in tutti i Paesi industrializzati. La malattia può essere favorita da alcuni fattori di rischio sperimentati (si pensi ai deficit immunitari o all’utilizzo di cortisonici) ed è bene prendere la dovuta confidenza con essa al fine di non subirne le conseguenze negative più spiacevoli.

Aggiornato: 23 Ottobre, 2019 - Pubblicato: 13 Settembre, 2016

Argomenti trattati mostra
1 Trasmissione
2 Sintomi
3 Complicazioni
4 Cura
5 Creste di gallo e rapporti sessuali
6 Prevenzione creste di gallo

I condilomi, o creste di gallo, sono determinate dalla presenza di un virus molto simile a quello che provoca le verruche sulla pelle, il papilloma virus. In realtà, però, non tutti i papilloma virus sono contagiosi per le zone genitali e sono trasmissibili sessualmente: pensate che, sebbene i papilloma virus sono più di centinaio, solamente poche decine sono in grado di infettare i genitali, e solamente pochi tra di essi hanno la capacità di determinare dei cambiamenti della cellula, in grado di predisporre a conseguenze ben più negative (cancro) se associati ad altri fattori come il fumo.

Trasmissione

Come anticipato nelle righe che precedono, le creste di gallo si trasmettono principalmente per via sessuale. Abbiamo altresì detto che non tutti i papilloma virus sono estremamente aggressivi: anzi, la maggior parte di loro è in grado di infettare, ma l’infezione si esaurisce fortunatamente in poco tempo.

Qualche altra volta, più sfortunatamente, il virus può rimanere vivo nelle cellule per periodi di tempo più lunghi. Per quanto attiene la trasmissione, questa può avvenire mediante il prolungato contatto delle mani con i genitali, tanto che a volte è la stessa persona a “autoinocularsi” l’infezione mediante le comuni pratiche di igiene intima. Non solo: tra le varie modalità di trasmissione, le creste di gallo possono essere “condotte” anche dalla madre al neonato al momento del parto.

Sintomi

Le creste di gallo sono facilmente riconoscibili agli occhi di un esperto per la presenza, sui genitali e nella zona intorno all’ano, della comparsa di escrescenze a superficie irregolari. Ed è proprio la superficie irregolare di queste infezioni a dare il caratteristico nome di creste di gallo. In aggiunta a tale evidenza estetica, si ricorda come le creste di gallo possano determinare del prurito nelle zone colpite, che la zona genitale / anale non è l’unica ad essere colpita dal papilloma virus, che può invece riguardare anche la zona della bocca, soprattutto nelle persone che hanno difetti immunitari.

Creste di gallo e rapporti sessuali

Complicazioni

Le creste di gallo di norma non comportano gravi complicazioni. Tuttavia, in alcuni soggetti e se trascurate, la presenza dei ceppi di virus HPV potrebbe condurre a una trasformazione (rara) che può favorire la comparsa di malattie tumorali. Durante la gravidanza, inoltre, i condilomi tendono a incrementare di dimensioni.

Cura

La diagnosi delle creste di gallo viene generalmente effettuata attraverso un’attenta osservazione dei genitali durante una visita medica dal proprio dottore di riferimento. Si tenga conto che il 20% dei condilomi sparisce da solo, nell’attesa di un trattamento. Pertanto, la cura può essere effettuata principalmente per ripulire il carattere estetico del problema, piuttosto che curare l’infezione, che invece non viene eliminata dalle terapie. Per quanto concerne l’applicazione dei farmaci, di norma si prevede un’applicazione locale di farmaci che hanno un’azione di stimolo del sistema immunitario, o diretta a distruggere il papilloma virus.

Solamente in alcuni casi (non escludibili) l’eliminazione delle escrescenze avviene invece con sistemi chirurgici come la crioterapia, la diatermocoagulazione, il raggio laser o un vero e proprio intervento chirurgico. In circa un quarto delle ipotesi di rimozione con un intervento chirurgico, le escrescenze si riformeranno in futuro.

Creste di gallo e rapporti sessuali

Un aspetto particolarmente delicato delle creste di gallo riguarda anche i rapporti con il proprio partner. È infatti opportuno, una volta ottenuta la diagnosi, informare tutti i partner con cui si sono avuti dei rapporti sessuali nei mesi precedenti (almeno entro i tre mesi prima). È inoltre necessario astenersi dai rapporti sessuali fino alla fine del ciclo di terapia, al fine di evitare una re-infezione.

Probabilmente, inoltre, l’infezione può essere trasmessa più facilmente se le lesioni sono recenti o visibili. È pertanto consigliabile utilizzare il preservativo non solamente quando vi è quale lesione visibile, quanto anche nei mesi successivi, a scopo precauzionale.

Prevenzione creste di gallo

Prevenire le crescete di gallo significa applicare le più comuni (e valide!) pratiche di sesso sicuro: si tratta del metodo più efficace per poter diminuire il rischio di contrarre questa e altre infezioni sessualmente trasmissibili. È inoltre consigliato evitare lo scambio di salviette igieniche o gli oggetti che vengono utilizzati per il piacere sessuale.

Tags: Malattie infettiveSistema immunitario
Dr.ssa Roberta Gammella

Dr.ssa Roberta Gammella

Revisione scientifica e correzione a cura della Dottoressa Roberta Gammella (medico di base). Le informazioni contenute in questo articolo non devono in alcun modo sostituire il rapporto dottore-paziente; si raccomanda al contrario di chiedere il parere del proprio medico prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio od indicazione riportata.
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