Depilazione inguine: tutto quello che c’è da sapere

In questo caso verrà rasata con il rasoio in quel momento solamente quella parte. Nel caso del cesareo, la cosa cambia, poiché si tratta di un intervento chirurgico vero e proprio. Esso richiede una tricotomia completa, anche se il taglio di fatto viene fatto appena sopra il pube.

La cosa migliore è quella di informarsi sulla depilazione di inguine e parti intime parlando con l’ostetrica del corso pre-parto dell’ospedale scelto per dare alla luce il proprio pargolo o andando a chiedere a quella presente nel reparto maternità del proprio ospedale. Per stare tranquille è sempre meglio chiedere e informarsi anche su cose che sembrano sciocche in apparenza, il personale è abituato a rispondere alle pazienti, quindi vi aiuterà senza problemi. A seconda dell’ospedale può cambiare la questione della depilazione, poiché vi sono strutture che praticano la tricotomia sempre, sia per parto naturale che per cesareo, altri che non la praticano affatto.

Depilazione dall’estetista o a casa prima del parto

Moltissime future mamme si sentono più tranquille e a loro agio, con il proprio corpo e con gli altri, se arrivano al parto con la depilazione dell’ inguine, quindi è giusto che si rechino dall’estetista o che si occupino da sole di depilarsi. La depilazione casalinga da sole è difficoltosa, poiché il pancione spesso non permette di vedere bene quello che si sta facendo, per questo fate attenzione, soprattutto utilizzando rasoi e lamette. Le creme non sono di solito adatte ad essere invece usate per le parti intime e perianali. Molto pratica, anche se dolorosa, la ceretta, anche se, come per il rasoio, è resa un’operazione difficile dato che non si riesce a vedere bene.

La metodologia di depilazione è quindi variabile se si trattasse di eseguire questa operazione a casa propria, da sé, dall’estetista di solito si adotta la ceretta. Che ha a prezzo del dolore dello strappo, alcuni ottimi vantaggi:

  • igiene: è chiaro che senza peli si può pulire più rapidamente la zona V;
  • estetica: anche se al momento del parto è l’ultima cosa alla quale penserete, sappiate che siete a posto, l’estetista dalla sua posizione comoda, non sbaglia un colpo;
  • comodità: la ceretta dura a lungo, quindi se con una rasatura da rasoio siete daccapo dopo 3 giorni, con la ceretta abbraccerete un arco di tempo molto più ampio, quindi una volta fatta nel periodo giusto, non avrete di che preoccuparvi.

I metodi di depilazione dell’inguine

I metodi di depilazione di inguine e parti intime sono diversi: ceretta, crema, rasoio, luce pulsata, epilatore. Tutti questi modi sono utilizzati dalle donne sia durante la vita di tutti i giorni, sia quando arriva il periodo della gravidanza. In gravidanza gli estrogeni aiutano la donna rallentando la crescita dei peli, anche se ovviamente non è assente.

Quando il pancione cresce, le difficoltà per eseguire la depilazione all’inguine crescono con lui: dolori alla schiena, scarsa visibilità, gambe gonfie, sensibilità. A seconda del periodo molte donne cambiano la sgambatura della depilazione e il metodo: quando ci si scopre di più si adottano modalità che offrono tempi di ricrescita lunghi e un’estensione della zona con i peli ridotta quasi a zero, al contrario in inverno ci si abbandona a una zona peli più estesa e a metodi anche mordi e fuggi.

I metodi che si possono usare in gravidanza sono praticamente tutti quelli citati, perché le sostanze contenute in questi prodotti non superano la barriera della pelle. È tuttavia opportuno nel caso della depilazione all’ inguine in gravidanza, prendere qualche accorgimento:

  • come preferire la lametta, anziché le sostanze chimiche delle creme depilatorie
  • evitare laser ed elettrocoagulazione
  • evitare i decoloranti, in particolare nel primo trimestre
  • la ceretta a caldo in certi soggetti può favorire le vene varicose e i capillari rossi

La depilazione all’inguine è una pratica che va oltre la gravidanza

È difficile che una donna non si sia mai depilata l’inguine, a meno che non abbia ereditato sin da principio ideologie femministe e naturaliste o che non sia in quel 2% di fortunate che non ne hanno bisogno poiché non vi sono peli pigmentati evidenti che spuntano fuori dal bikini l’estate.

La non depilazione dell’inguine era una modalità degli anni Cinquanta, quando i bikini erano castigati e abbastanza voluminosi da nascondere tutto. Nessuna donna allora sospettava l’esistenza di depilazioni come quelle di oggi: la brasiliana, l’americana o l’integrale, si tratta di stili che sono nati in un periodo successivo quando si è diffusa la moda mare, con slip sempre più ridotti.

Il primo rasoio da donna è del 1915 e diede il via, in particolare dagli anni Quaranta, all’abitudine di depilarsi le gambe: ebbene sì prima si restava d’abitudine come mamma c’aveva fatte. Dal bikini line del 1946, che eliminava giusto il minimo, si passa al natural look hippie degli anni ’70 al brazilian style del 1980, con una linea sottile o un triangolo piccolo, fino alla cera totale, chiamata anche cera Hollywood, dagli strip club degli anni Novanta. La tipologia scelta da ogni donna è molto soggettiva, dipende dall’età anche.

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