Gardenale: il barbiturico contro l’epilessia. Indicazioni, uso e avvertenze

Esso è sostanzialmente indicare quale sedativo di tipo generale, in particolare, però, relativamente all’epilessia e, in ogni caso, a tutte quelle situazioni che richiedano una sedazione per periodi piuttosto lunghi.

Le indicazioni terapeutiche del Gardenale

Gardenale è principalmente indicato, come già anticipato, quale sedativo di tipo generale. In particolare viene consigliato per le convulsioni di natura tonico-clonica del grande male ed anche nelle convulsioni di natura corticale focale. Lo si può utilizzare anche come farmaco ad azione ipnotica e per detossificare in casi di barbiturismo cronico.

Le controindicazioni del Gardenale

Gardenale non va utilizzato in caso di ipersensibilità accertata nei confronti del principio attivo, a qualsiasi altro barbiturico, nei confronti di uno qualsiasi degli eccipienti che compongono il farmaco, se si soffra di porfiria, o insufficienze gravi di natura epatica, renale o cardiopatica, se si sia sotto intossicazione acuta da alcol, ipnotici o analgesici.

Gardenale: precauzioni per l’utilizzo

Le indicazioni terapeutiche del Gardenale

Cosa occorre sapere prima di assumere il Gardenale? Innanzitutto che i fenobarbitali possono indurre assuefazione al principio attivo. Poi che la cura continuativa può indurre la sintesi di enzimi da parte del fegato i quali accelerano i processi metabolici di determinati medicinali, tra i quali gli anticoagulanti, alcuni steroidi dei surreni e alcuni antibiotici.

Gli effetti dovuti all’alcol vengono potenziati se si assume Gardenale, per cui l’assunzione di alcolici andrebbe fortemente limitata. Particolare cautela è richiesta in caso si debba associare il Gardenale ad altri psicofarmaci e/o antistaminici al fine di evitare effetti non desiderati dovuti alla interazione tra il Gardenale e questi altri farmaci.

Occorre evitare anche l’assunzione contemporanea di Gardenale e preparati a base di Hypericum perforatum per non incorrere nella diminuzione del livello plasmatico e nel decremento di efficacia terapeutica del Gardenale.

Se si dovesse interrompere la terapia con Gardenale in modo brusco nei pazienti affetti da epilessia, potrebbe insorgere una situazione di male epilettico.

Se si soffre di disturbi ai reni sarà necessaria una riduzione della posologia, così come in caso di insufficienze epatiche (si rischierebbe una encefalopatia di natura epatica, occorrerebbe l’istituzione di controlli biologici), e poi ancora nei soggetti anziani ed in caso di alcolismo.

Nei bambini in cura per lunghi periodi con Gardenale si tenga presente l’associazione con una terapia profilattica per il rachitismo.

In alcuni pazienti che hanno utilizzato il Gardenale, si sono segnalati alcuni eventi quali una reazione cutanea anche potenzialmente letale (la sindrome si Stevens – Johnson (SJS) oltre a casi di necrolisi epidermiche tossiche (TEN).

E’ necessario informare i pazienti circa i sintomi ed i segni, ed occorre anche monitorarli con attenzione per la comparsa di eventuali reazioni cutanee. I rischi più elevati relativi a queste due gravi malattie si rilevano nei primi quindici giorni di terapia.

Nel caso dovessero rilevarsi segni o sintomi di TEN o di SJS (ad es.: rash cutanei progressivi, frequentemente con vesciche o qualche lesione a carico della mucosa), la cura con Gardenale va immediatamente sospesa.

Resta chiaro che i risultati migliori nel gestire la TEN e la SJS si possono ottenere diagnosticando precocemente le malattie e quindi interrompendo immediatamente le terapie con qualsiasi medicinale non appaia assolutamente sicuro in merito. Più è precoce la sospensione, migliore è la prognosi.

Ove mai il soggetto dove aver sviluppato una di queste due gravi malattie in seguito all’utilizzo di Gardenale, è chiaro che il Gardenale non dovrà mai più essere utilizzato per questo paziente.

Interazioni del Gardenale

Interazioni del Gardenale

Esistono alimenti o farmaci che possono modificar l’effetto di Gardenale o il cui meccanismo d’azione possa essere influenzato dal Gardenale? Si, vediamo insieme quali.

Si sconsiglia di associare la terapia con Gardenale alla terapia con progestinici e estroprogestinici (usati come anticoncezionali): diminuirebbe l’efficacia delle proprietà anticoncezionali in quanto aumenta il catabolismo nel fegato. In questi casi si raccomanda di modificare il metodo contraccettivo, per esempio sostituendolo con uno di tipo meccanico.

L’uso di alcolici potenzia gli effetti sedativi del fenobarbitale contenuto in Gardenale. Quindi occorre evitare l’assunzione di bevande alcoliche o anche di medicinali che contengano alcol durante la terapia con Gardenale.

Hypericum perforatum: l’efficacia dei principi attivi di Gardenale potrebbe essere ridotta se si somministrano contemporaneamente dei preparati a base di Hypericum perforatum. Questo a causa della induzione di alcuni enzimi che presiedono ai processi metabolici dei medicinali da parte di preparati che contengono Hypericum perforatum i quali, perciò, non andrebbero somministrate contemporaneamente al Gardenale. Gli effetti di induzione potrebbero persistere per almeno una quindicina di giorni dopo aver interrotto l’assunzione di medicinali o prodotti contenenti Hypericum perforatum.

Qualora un soggetto stia assumendo in contemporanea preparazioni a base di Hypericum perforatum e Gardenale, occorrerebbe controllare i livelli nel sangue di fenobarbitale ed anche la immediata sospensione della terapia con sostanze a base di Hypericum perforatum. I livelli nel sangue di fenobarbitale potrebbero subire un aumento interrompendo l’assunzione di prodotti a base di Hypericum perforatum. La dose di Gardenale da assumere potrebbe necessitare di aggiustamenti.

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