Iperemesi gravidica: quando la nausea mattutina diventa pericolosa

Le nausee mattutine in gravidanza sono normalissime, uno dei tipici segnali dell’arrivo di un nuovo membro in famiglia. Non lo è quando diventano così forti da non riuscire a svolgere le normali attività quotidiane. Questa situazione viene chiamata iperemesi gravidica e comporta gravi conseguenze nella vita di una donna in dolce attesa.

Si tratta di una condizione in cui si vomita spesso, anche costantemente. Ciò può portare gravissimi problemi per la donna e il feto, come disidratazione e perdita di peso. A differenza delle nausee mattutine che spariscono entro la fine del primo trimestre, l’iperemesi gravidica dura molto di più.

Colpisce in genere tra la quarta e la sesta settimana di gravidanza con un picco tra la nona e la tredicesima. È una vera e propria malattia che migliora nel giro di venti settimane.

Le cause

L’iperemesi gravidica non è una condizione così rara come si possa pensare. A volte viene scambiata per le tipiche nausee mattutine e solo con il passare del tempo ci si rende conto che non si ha a che fare con il tipico primo periodo della dolce attesa. Sono circa 60.000 i casi fino a oggi riportati dai recenti studi scientifici, ma si sospetta il numero delle donne affette dalla malattia possa essere maggiore.

Le cause sono tuttora sconosciute, ma gli esperti ipotizzano che la colpa sia da riversarsi sull’aumento dei livelli di ormoni durante la gravidanza. Inoltre, chi l’ha subita la prima volta ha una maggiore probabilità di svilupparla ancora.

Iperemesi gravidica: i sintomi

L’iperemesi gravidica porta molti problemi per la donna e il bambino che porta in grembo. I segnali più comuni sono:

  • perdita di peso – almeno il 5 per cento del peso corporeo viene perso per via delle forti ondate di vomito
  • problemi ai reni – la condizione porta disfunzioni nel tratto urinario; questo provoca una diminuzione della minzione e, di conseguenza, un malfunzionamento dei reni
  • equilibrio minerale – bassi livelli di minerali (elettroliti) come sodio e potassio che comportano vertigini, sensazione di debolezza e cambiamenti nella pressione sanguigna
  • indebolimento muscolare – la malnutrizione, lo squilibrio elettrolitico e la necessità di riposo assoluto possono indebolire i muscoli portando a un circolo vizioso da cui uscire diventa difficile.

Senza un trattamento specifico adeguato esiste la concreta possibilità che il bambino nasca prematuro o con un peso minore del normale. In entrambi i casi i rischi per la sua salute sono molti.

Trattamento

La cura, come sempre, dipende dai sintomi e da come la malattia condiziona la salute generica. Il 5 per cento delle donne, per esempio, viene monitorata in ospedale in quanto l’iperemesi gravidica non permette loro di prendersi cura di sé e del bambino in modo autonomo.

Ma prima di procedere a un ricovero, ci sono alcuni rimedi che possono lenire i sintomi. Ecco quali sono:

  • modifiche dello stile di vita – se la malattia permette di ingerire del cibo, fare pasti più frequenti ma piccoli. Bere più spesso ma a piccoli sorsi e, se possibile, aiutandosi con una cannuccia. Se una pietanza calda innesca la sensazione di nausea, puntare su piatti freddi. Assumere integratori nutrizionali e cercare di riposare durante la notte. Ma, soprattutto, una buona gestione dello stress è fondamentale.
  • zenzero – 1 grammo al giorno in piccole dose può aiutare a calmare la nausea e il vomito. Come prenderlo? È ottimo con il tea che dona nell’insieme una sensazione rilassante.
  • tiamina – è una vitamina (la B1) che, in dosi di 1,5 mg al giorno, può tenere il vomito sotto controllo.
  • farmaci – è l’ultima carta da giocare contro la iperemesi gravidica. Sono medicinali appositi che si possono assumere per via orale o rettale e servono a contrastare la nausea. Non preoccuparti, sarà il tuo medico di fiducia a prescriverteli. Puoi stare, quindi, tranquilla che il tuo bambino non correrà alcun pericolo durante l’assunzione di tali medicinali.
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