Magnesio pidolato, efficace per chi ha carenza di magnesio

Il magnesio pidolato non è solamente in grado di garantire una migliore integrità del magnesio mentre passa all’interno del percorso gastrico, ma ne rende anche più semplice l’ingresso nelle cellule favorendo il ripristino dei valori corretti sia a livello intracellulare che extracellulare.

Il tempo con cui viene assorbito è davvero molto ridotto, in modo particolare quando il soggetto soffre di carenza accertata. Infatti, già dopo sessanta-novanta minuti da quando è stato assunto permette un aumento della magnesiemia circolante.

Per cosa si deve assumere il magnesio pidolato

Il magnesio si può considerare come uno degli elementi che sono maggiormente diffusi nei cibi. Di conseguenza, anche se l’apporto quotidiano è piuttosto basso, i reni hanno comunque la particolare caratteristica di riuscire a conservare il magnesio che circola all’interno del sangue.

Magnesio pidolato
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In una dieta normocalorica, di conseguenza, una carenza di magnesio è molto complicata da individuare.

Ci sono diverse patologie, però, che provocano varie complicazioni, tra cui anche un deficit di magnesio. In questi casi, è bene utilizzare un integratore in maniera tale da riuscire a ripristinare i corretti valori di tale elemento.

Quali sono le patologie che comportano una carenza di magnesio

Il magnesio pidolato viene utilizzato piuttosto di frequente per la cura preventiva della dismenorrea primaria. In questi casi riesce a garantire un’ottima efficacia, ma bisogna mettere in evidenza come anche altre forme di magnesio biodisponibile siano in grado di dare buoni risultati.

Anche per quanto riguarda la neurosedazione, pare che questa forma di magnesio sia notevolmente efficace: per questa ragione, in alcuni casi potrebbe essere un utilissimo alleato per dare un po’ di sollievo contro i sintomi relativi all’emicrania. Proprio quest’ultima patologia, infatti, rappresenta uno dei casi in cui tale forma di magnesio viene utilizzata con la maggior frequenza.

Diversi studi hanno messo in evidenza come abbia effetti positivi anche per quanto riguarda l’azione preventiva rispetto alla perdita di memoria connesso all’invecchiamento naturale di ogni persona.

Come deve essere assunto

Il magnesio pidolato viene suggerito nel caso in cui il soggetto soffra di una qualsiasi delle forme sintomatiche di carenza di magnesio e, nello specifico, in caso di ipomagnesiemie severe, che si possono accertare senza particolari problemi mediante la rilevazione nel sangue degli ioni circolanti.

L’ipomagnesiemia severa non è altro che una condizione di carenza che viene causata da un quantitativo di magnesio che circola superiore a 1 mEq/L. Nelle persone adulte si consiglia di assumere circa tre flaconcini al giorno, così come due o tre bustine di granulato al giorno.

Si tratta di un dosaggio che riesce a soddisfare senza troppi problemi il fabbisogno quotidiano di magnesio, mentre tale quantitativo deve essere inferiore nei bambini. Ad ogni modo, prima di iniziare qualsiasi cura o dosaggio, è fondamentale chiedere consiglio al proprio medico curante, in maniera tale che la quantità di magnesio da assumere corrisponda alla perfezione alle necessità del paziente.

I principali farmaci a base di magnesio pidolato

Uno dei medicinali più diffusi che contengono tale elemento è sicuramente MAG2, che si può acquistare sia in farmacia che in parafarmacia e non necessita di alcuna ricetta medica. Si può trovare in varie formulazioni, in maniera tale da poter soddisfare le varie necessità dei pazienti.

Infatti, MAG2 è disponibile sotto forma di bustine da 2,25 grammi (in confezioni da 20 oppure 40 bustine), ma anche come compresse effervescenti da 2,25 grammi (confezione da 20 compresse), flaconcini che si possono bere senza problemi, da 1,5 grammi/10 mL (confezione da 20 flaconcini).

Come si può facilmente intuire, questo farmaco viene utilizzato soprattutto a scopo preventivo e anche per la cura di stati di carenza di magnesio. Anche se MAG2 viene venduto senza alcun tipo di obbligo di prescrizione medica, si consiglia sempre di chiedere consiglio al proprio medico curante prima di iniziare un trattamento. In modo particolare, è necessario prestare la massima attenzione nel caso in cui il paziente soffra di nefropatie, ma anche ipermagnesemia e alterazioni del metabolismo.

Nel corso del trattamento, infatti, potrebbero insorgere problematiche (in modo particolari che soffrono delle patologie appena citate) come turbe dell’attività cardiovascolare e respiratoria. All’interno di questo farmaco da banco troviamo anche il saccarosio: ecco spiegato il motivo per cui, prima di assumerlo, è fondamentale chiedere consulto al proprio medico, soprattutto nel caso in cui il paziente soffra di diabete o della sindrome da malassorbimento glucosio-galattosio oppure di intolleranza al fruttosio.

Inoltre, si deve assumere con estrema cura anche nei pazienti atopici, visto che nella soluzione orale sono dei presenti dei para idrossi benzoati, che potrebbero dare reazioni di natura allergica.

Fonti e bibliografie

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