
Okitask è commercializzato in confezioni da 10 bustine oppure di 20 bustine da 40 mg ognuna. Esso è prodotto da Dompé, un’importante azienda biofarmaceutica a livello italiano. Il farmaco si presenta come un granulato per uso orale e può essere assunto direttamente in bocca. Okitask è un farmaco di automedicazione e può essere quindi acquistato senza bisogno della ricetta medica.
Ogni bustina di Okitask contiene 25 mg di principio attivo, ovvero di Ketoprofene sale di lisina, appartenente ai derivati dell’acido propionico, e eccipienti come aspartame, povidone, silice, sodio, acido stearico, magnesio, mannitolo, xilitolo, talco, aroma di lime, limone e frescofort. Questo farmaco appartiene alla categoria dei farmaci antinfiammatori e antireumatici.
Il Ketoprofene appartiene alla categoria di farmaci cosiddetti FANS, ovvero dei Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei, con azione antinfiammatoria e analgesica, quindi agisce alleviando l’infiammazione causa del dolore e diminuendo la percezione del dolore nel soggetto sofferente.
Indicazioni terapeutiche
Questo antinfiammatorio è utilizzato per ridurre l’infiammazione e ridurre il dolore causato da disturbi di diversa natura e origine, ma lievi, quindi per i quali non si ritiene necessario consultare il proprio medico.
Indicazioni:
- mal di testa o cefalea: sia di tipo primario, quindi non connesse ad altri fattori o malattie, sia secondario e dipendenti quindi da traumi, lesioni e patologie distinte;
- mal di denti: in caso di ascessi o di carie che vanno a creare dolore a livello della polpa dentale, con numerosi vasi sanguigni e nervi;
- dolori mestruali: dolori addominali e del basso ventre e mal di testa causati dalle variazioni ormonali tipiche del periodo delle mestruazioni;
- nevralgie, ovvero dolori intensi ai nervi dovuti a stiramenti, traumi e infezioni;
- dolore ai muscoli, ovvero mialgie: dolori localizzati a livello di muscoli quando si usano o si toccano gli stessi, dovuti a contrazioni brusche o a traumi;
- dolori osteoarticolari, quindi infiammazioni articolari (alle ossa, alle cartilagini, ai legamenti e ai tendini) a seguito di traumi, dell’età avanzata, di stiramenti e lesioni.
Controindicazioni
Okitask è sconsigliato a chi è sensibilie al ketoprofene o a sostanze simili a questa, quindi a quelle dei farmaci FANS, non steroidei, o agli eccipienti in esso contenuti.
Il medicinale può essere pericoloso per coloro che sono affetti da ulcera gastrica oppure duodenale, ulcera peptica ed emorragica o che sono tendenti a sviluppare questi disturbi. Devono astenersi da assumere questo medicinale anche coloro che hanno la gastrite o che soffrono di disturbi digestivi, come la dispepsia.
Il prodotto non è adatto alla somministrazione a pazienti affetti da leucopenia o a pastrinopenia, a coloro che hanno emorragie in atto o che ne sono predisposti. Devono evitarlo anche coloro che assumono anticoagulanti e che hanno insufficienza renale, epatica oppure cardiaca.
Dopo il terzo trimeste della gravidanza e durante l’allattamento è meglio non assumere questo farmaco. Esso può infatti dar luogo nel feto a tossicità cardio-polmonare e disfunzioni renali e generare nella madre e nel neonato un prolungamento dei tempi di sanguinamento, inibizione delle contrazioni uterine. È bene non somministrarlo a bambini al di sotto dei 15 anni di età.
Precauzioni
È meglio prendano precauzioni e consultino il medico prima di assumere il medicinale, coloro che hanno:
- ulcera peptica attiva
- malattie infiammatorie intestinali (colite e morbo di Crohn)
- cardiopatie
- ipertensione
- epatopatia/nefropatia
Interazioni
- Difenilidatoina o sulfamidici
- Medicinali a base di litio
- Altri antinfiammatori non steroidei
- Probenecid
- Corticosteroidi
- Pentossifillina, trombolitici e antiaggreganti
- Inibitori del reuptake della serotonina (SSRIs)
- Ipoglicemizzanti orali
In caso di sonnolenza a seguito dell’assunzione è meglio evitare di mettersi alla guida di veicoli perché i tempi di reazione sono allungati.
Posologia e modo d’uso
Adulti e giovani sopra ai 15 anni di età possono assumere 1 bustina al giorno, arrivando a 2-3 se si tratta di curare dolori di forte entità. È meglio prendere questo farmaco dopo i pasti, a stomaco pieno, per proteggere la mucosa del tratto gastrointestinale.
La soluzione della bustina può essere messa direttamente sulla lingua e fatto dissolvere dalla saliva, senza utilizzare acqua per diluirlo o ingerirlo.
Sovradosaggio
In caso di sovradosaggio i sintomi sono: letargia, sonnolenza, mal di testa, vertigini, stato confusionale in associazione talvolta a dolori addominali, nausea, vomito, dolori epigastrici e nei casi gravi emorragia gastrointestinale, difficolta respiratorie e cianosi. Se il sovradosaggio è massivo è il caso di eseguire una lavanda gastrica.
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