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Orchidea, le 3 varietà più diffuse, perfette in casa e facili da mantenere

Pubblicato da
Andrea Cerasi

Uno dei fiori più belli e facili da coltivare, l’orchidea si presenta in tantissime varietà, ma sono tre quelle più diffuse e perfette per le nostre case.

Orchidea Cymbidium (Pixabay)

Uno dei fiori più belli e facili da coltivare, l’orchidea si presenta in tantissime varietà, ma sono tre quelle più diffuse e perfette per le nostre case. Una pianta adatta anche per i principianti e per chi non ha il pollice verde. Certo, anche questa meraviglia della natura, nonostante la sua resistenza, necessita di particolari accortezze e deve essere posizionata in determinati spazi di casa.

Tra le decine di varierà appartenenti a questa specie, esistono tre esemplari molto comuni, proprio perché sono i più facili da coltivare. Semplici da coltivare sì, ma anche altrettanto belle. L’orchidea è un fiore stupefacente, in grado a conquistare tutti quanti grazie alla sua innata bellezza e alla sua affascinante eleganza. Diamo un sguardo alle tre varietà più richieste e come comportarsi per farle crescere in salute.

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Le varietà di orchidea più semplici da coltivare

Orchidea Phalaenopsis (Pixabay)

La prima varietà di orchidea è la Cymbidium, famosa per i suoi grandissimi fiori colorati e vellutati. Si tratta di una pianta molto resistente e che necessita di poche accortezze. Adatta per i meno esperti, questa varietà si deve posizionare a mezz’ombra, deve godere di una buona luminosità, ma non deve stare direttamente sotto i raggi del sole.

Per crescere sana, le bastano poche ore di luce al giorno, mentre il terriccio deve essere ben areato. Il vaso deve avere dei forellini per arieggiare. Le irrigazioni sono settimanali. La Paphiopedilum, chiamata così in onore della Dea Afrodite per via della conformazione dei fiori, cresce bene anche in luoghi bui.

Orchidea Paphiopedilum (Pixabay)

Non richiede un’esposizione solare particolare, quindi si può tenere tranquillamente all’ombra. Le irrigazioni devono essere regolari ma non frequenti. Infatti, il modo miglior per coltivarla è annaffiarla solo quando la terra è secca. Quando la terra diventa secca, le verdi radici cambiano colore, diventano grigie. Solo a questo punto le va data l’acqua.

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Infine, abbiamo la Phalaenopsis, bellissima varietà di facile coltivazione. I petali dei fiori ricordano delle falene. Ha una fioritura di diversi mesi, basta esporla in luoghi luminosi, ma non alla luce diretta. Meglio farle prendere la luce del primo mattino. Le annaffiature devono essere una alla settimana, tramite il sistema dell’immersione del vaso in una bacinella di acqua tiepida, per un quarto d’ora.

Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.

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