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Verifica delle partite IVA, attenti al messaggio dell’Agenzia delle Entrate

Pubblicato da
Salvatore Lavino

Il Fisco si sta facendo sentire con una verifica delle partite IVA e sta inoltrando dei messaggi diretti, occhio alla comunicazione.

La sede dell’Agenzia delle Entrate (Foto ANSA)

Verifica delle partite IVA, l’Agenzia delle Entrate sta provvedendo ad inoltrare a chi ne è titolare a vario titolo delle comunicazioni in merito. Che sono recepite tramite il cassetto fiscale consultabile recandosi al più vicino sportello INPS oppure rivolgendosi ad un commercialista o ad un Patronato CAF.

La verifica di partite IVA è importante in quanto serve per stabilire se tutto sia in regola in materia di dichiarazione dei redditi, eventuali multe ed altre pendenze varie. Oltre che per stabilire se siano avvenuti anche eventuali accrediti in proprio favore e conguaglio.

Il Fisco si sta concentrando nella verifica di partite IVA soggette in particolare a parametro ISA. Si tratta degli indici sintetici di affidabilità fiscale. Fattore alquanto delicato, quest’ultimo, dal momento che potrebbe essere soggetto a delle anomalie come ad esempio voci omesse.

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Verifica delle partite IVA, due le alternative possibili in risposta

Alcune banconote in euro di taglio differente (Pixabay)

In tali casi l’Agenzia delle Entrate rende nota l’esistenza di tali irregolarità, quando presenti, comunicandole all’interno del cassetto fiscale personale di ogni contribuente interessato. Si tratta di una maniera diretta, da parte del Fisco, di comunicare con i contribuenti stessi.

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E cosa deve fare una persona che ha ricevuto una comunicazione di irregolarità in merito alla propria situazione? Anzitutto è possibile dare una risposta tramite la piattaforma dell’Amministrazione Finanziaria. Oppure è possibile apporre direttamente le necessarie correzioni, in entrambi i casi pagando però anche una mora che solitamente è di entità alquanto indifferente, se si pone rimedio subito.

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Ma tale sanzione è direttamente proporzionale al tempo che trascorre e risulta quindi essere crescente per ogni giorno che passa. Per finire, è sempre bene ricordare che ogni accesso ai siti web messi a disposizione dalla Pubblica Amministrazione necessita di credenziali SPID, di Carta di Identità Elettronica e di Carta Nazionale dei Servizi, oltre che – nel caso dell’Agenzia delle Entrate – con le proprie credenziali Entratel e Fisconline.

Salvatore Lavino

Classe 1985, giornalista pubblicista con una più che decennale esperienza nel settore e con migliaia di articoli prodotti in merito ai temi più disparati. Attualmente impegnato con diverse collaborazioni che trattano di vari argomenti, tra ecologia, cucina, sport, attualità, benessere e molto altro.

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