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Salute e Benessere

Malattie del fegato: il fattore di rischio n°1 secondo la scienza

Pubblicato da
Lisa Girello

Secondo la scienza esiste un fattore di rischio in particolar a cui fare attenzione per prevenire malattie legate al fegato. Ecco quale.

Male al fegato (Unspalsh)

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Il fegato è l’organo più grande che si trova all’interno del corpo e lavora duramente per mantenere in salute l’organismo. Svolge molte funzioni essenziali, tra le quali: l’eliminazione delle tossine dal sangue e il mantenimento di un livello normale di zuccheri nel sangue. Se la salute del fegato inizia a vacillare, il benessere generale è seriamente a rischio e conoscere i segni di un danno epatico può fare nettamente la differenza.

Le malattie legate al fegato sono condizioni molto grave e molto difficili da far regredire. Il modo migliore per trattarle è in realtà quello di prevenirle, evitando di ingerire grandi quantità di calorie e di grassi, compreso il bere alcolici. Per una salute del fegato buona, bisogna prestare molta attenzione a quello che si ingerisce e gli alimenti grassi e gli alcolici sono quelli a cui fare maggiore attenzione.

I segni caratteristici delle malattie al fegato

Stanchezza (Pexels)

Se si può mantenere un fegato sano attraverso l’alimentazione, ancora più importante invece è capire quando non funziona correttamente. Il primo segno distintivo infatti, è l’ittero. L’ingiallimento della pelle e degli occhi indica una disfunzione nella formazione della bile del fegato. Altri sintomi caratteristici sono:

  • Dolore addominale superiore destro: può essere dovuto a una fitta o essere cronico ed è provocato dall’infiammazione e dallo stiramento della capsula epatica.
  • Stanchezza e sonnolenza: l’accumulo di sostanze tossiche nell’organismo può verificarsi in caso di danni al fegato, perché non vengono metabolizzati e smaltiti correttamente. L’ammoniaca, per esempio, può accumularsi nel sangue e causare affaticamento, sonnolenza e confusione.

Specificatamente, bisogna prestare attenzione:

  • Pelle e occhi ingialliti (ittero)
  • Dolore e gonfiore addominale
  • Gonfiore alle gambe e alle caviglie
  • Prurito alla pelle
  • Colore scuro dell’urina
  • Colore delle feci pallido
  • Stanchezza cronica
  • Nausea o vomito
  • Perdita di appetito.
Lisa Girello

Laureata in Scienze e Tecnologie della Comunicazione nel 2021, da sempre mi appassiona la scrittura. Divoro libri da che ne ho memoria ma le mie passioni più grandi sono il cinema, le serie tv, anime e manga. Da brava curiosa quale sono, adoro scoprire cose nuove e collaborare con Inran mi da la possibilità di farlo ogni giorno.

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Lisa Girello