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Supporto al paziente

Puntini rossi sulla pelle: cosa sono e quando bisogna cominciare a preoccuparsi

Pubblicato da
Andrea Cerasi

È una imperfezione cutanea, non associata ad alcuna patologia o sintomatologia: ma che cosa sono gli angiomi rubino e quando effettuare la rimozione?

Si chiamano angiomi rubino, si presentano come imperfezioni cutanee, non associate a patologie o sintomatologie particolari. Questi inestetismi della pelle non sono altro che tumori benigni originati nella parete interna di un vaso sanguigno. Si presentano come protuberanze di colore rosso rubino, colorazione determinata proprio dai vasi sanguigni che si aggregano tra loro.

Angioma rubino sulla pelle (Canva – Inran.it)

Solitamente, l’angioma rubino si evolve in modo graduale, diventando sempre più grande, arrivando a un massimo di 5 millimetri negli anni. Raramente arriva a misurare di più, e non comporta alcun dolore o fastidio locale, come potrebbe essere rossore o prurito. Tuttavia, dal punto di vista estetico potrebbe infastidire la persona, la quale potrebbe ricorrere alla rimozione tramite laser.

Che cos’è un angioma rubino, perché si forma e come affrontare la rimozione

Rimozione angioma rubino (Canva – Inran.it)

Generalmente, l’angioma rubino colpisce in età adulta, dopo i 30 anni, e avviene soprattutto per via ereditaria. Colpisce sia uomini che donne. Se cresce in zone particolari del corpo, aree che si sfregano spesso, può dare molto fastidio, si può irritare e può anche sanguinare. Il fattore ereditario incide parecchio sulla loro formazione, ma si può formare anche per altre cause.

Ad esempio, gli angiomi possono insorgere a seguito di continue esposizioni solari, per via dell’avanzare dell’età, per l’assimilazione di alcuni farmaci, a causa di uno squilibrio ormonale, come nel caso di uno stato di gravidanza, o per altri disordini intestinali o epatici. L’angioma si può sviluppare in ogni parte del corpo, ma nella maggior parte dei casi si individua sulle spalle, sul tronco, sulle braccia o sulle gambe.

Trattamento laser inestetismo (Canva – Inran.it)

Non comporta alcuna conseguenza a livello salutare, tuttavia, se sfrega di continuo può dare molto fastidio e provocare dolore. Rispetto a qualche decennio fa, che si asportava chirurgicamente, oggi si ricorre al laser, meno invasivo e più rapido. L’energia del laser penetra nei tessuti e coagula selettivamente il sangue, senza creare disagi e senza intaccare la cute.

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Rimuoverlo è davvero semplice, non necessita di anestesia e si pratica in pochi minuti. Il paziente potrebbe avvertire un leggero bruciore, ma nulla di invalidante, tanto che si affievolisce nel giro di pochi minuti. Dopo l’intervento, l’angioma da rosso diventa nero, si indurisce nel giro di poche ore e, dopo qualche giorno, inizia a staccarsi. Insomma, la rimozione è facilissima e indolore.

Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.

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Andrea Cerasi