Sopportare le temperature glaciali nei Paesi del Nord richiede una certa destrezza: ci sono dei trucchi che le popolazioni adottano per vivere bene nonostante i gradi sotto zero fuori dalla porta di casa.
Paesi come Giappone, Finlandia, Danimaria, Svezia, Canada e cosÏ via, richiedono una certa abilità per sopportare le temperature gelide. Trascorrere un ottimo inverno senza soffrire è possibile, ma è importante adottare abitudini che permettano di scaldarsi e combattere il freddo. Si tratta di soluzioni a noi estranee che le popolazioni del Nord hanno fatto proprie per vivere bene.
Non è vero che solamente il caldo, lâestate o le stagioni di mezzo siano quelle piĂš adatte per stare bene. Eâ possibile vivere lâinverno senza soffrire, anche quando le temperature scendono svariati gradi sotto lo zero: ne sono un esempio le popolazioni di Paesi che vivono cali drastici tra i mesi di dicembre e marzo. Possiamo apprendere alcuni consigli e trucchi che esse adottano allâordine del giorno e far proprie nuove abitudini, seppur lontane dalla nostra cultura e dal nostro modo di vivere lâinverno. Per quanto possano discostarsi dalle tradizioni che abbiamo conosciuto finora, avvicinarsi a determinate modalitĂ di âsopravvivenzaâ può addirittura far appassionare alla stagione fredda, fino a comprendere che può essere vissuta senza sofferenza esattamente come lâestate, la primavera o lâautunno.
Il freddo può essere un nemico subdolo. Per alcuni, i mesi invernali rappresentano una lunga attesa del ritorno del sole, un periodo in cui rifugiarsi tra coperte e riscaldamenti accesi. Eppure, in alcune parti del mondo, il freddo non è un ostacolo, ma un elemento con cui convivere, persino celebrato. Esistono culture che hanno trovato modi ingegnosi per affrontare il gelo, tra antiche tradizioni, tecniche innovative e un rapporto quasi mistico con la natura.
In Cina, ad esempio, lâinverno è considerato il momento in cui bisogna prendersi cura della propria energia interna. Secondo la medicina tradizionale cinese, il benessere dipende dallâequilibrio tra lo yin e lo yang, e lâinverno, essendo la stagione piĂš yin, richiede un rafforzamento dello yang. Il corpo può essere riscaldato a partire dai piedi: un semplice pediluvio quotidiano con sale di Epsom aiuta a stimolare il meridiano del rene, che attraversa il piede e distribuisce calore e benessere a tutto il corpo. Anche la dieta gioca un ruolo fondamentale. Il consumo di alimenti yang, come zenzero e cannella, aiuta a combattere il freddo dallâinterno, favorendo la circolazione sanguigna e migliorando la resistenza fisica. Tra i piatti consigliati, spicca il brodo di ossa, una ricetta antica che tonifica il qi, lâenergia vitale, e apporta nutrienti essenziali come collagene e minerali.
Spostandoci in Canada, scopriamo che per affrontare le rigide temperature il segreto è concentrarsi sui dettagli. Qui si crede che il calore parta dai piedi, motivo per cui molti utilizzano solette in feltro di lana per isolare meglio le scarpe dal gelo. Ă un piccolo accorgimento, ma fondamentale per evitare che il freddo penetri nel corpo. I canadesi, abituati a inverni estremi, sanno che mantenere i piedi caldi è la base per sentirsi a proprio agio anche allâaperto.
E poi câè il Tibet, dove il freddo è quasi unâarte da padroneggiare. I monaci tibetani praticano da secoli una tecnica chiamata toumo, conosciuta come lo âyoga del freddoâ. Attraverso un connubio di respirazione e visualizzazione, si impara a controllare lâenergia vitale, dirigendola verso il centro del corpo per produrre calore. Immaginando una fonte di calore â come una fiamma o un vulcano â i praticanti riescono a distribuire questa sensazione a ogni angolo del corpo, creando una barriera contro il gelo.
In Giappone, invece, si affronta lâinverno con uno spirito domestico. Il protagonista è il kotatsu, un tavolino dotato di una coperta e di un sistema di riscaldamento integrato. Non è solo un oggetto dâarredo, ma un luogo di aggregazione, dove le famiglie si ritrovano per trascorrere ore al caldo, chiacchierando o consumando pasti insieme. Il kotatsu rappresenta un modo di vivere il freddo che mette al centro la condivisione e la comoditĂ , un piccolo rifugio domestico che scalda non solo il corpo, ma anche lo spirito.
In Finlandia si dice che ânon esiste brutto tempo, ma solo cattivo abbigliamentoâ. Questo proverbio racchiude lâessenza della tecnica della cipolla, che prevede di vestirsi a strati per isolare il corpo dal gelo. Il primo strato è quello tecnico, che mantiene il calore e allontana lâumiditĂ , mentre gli strati successivi proteggono dal vento e dalla neve. Questa filosofia viene insegnata persino nelle scuole, perchĂŠ il modo di vestirsi può fare la differenza tra soffrire il freddo e godersi lâinverno.
In Svezia, invece, il freddo è visto come unâopportunitĂ per rafforzare il corpo. Il grasso bruno, un particolare tipo di tessuto adiposo presente nei bambini ma ridotto negli adulti, può essere stimolato attraverso lâesposizione al freddo. I bagni in acqua gelata e le attivitĂ sportive allâaperto durante lâinverno sono pratiche comuni, perchĂŠ aumentano la quantitĂ di questo grasso, migliorando la resistenza agli sbalzi termici. Anche una doccia che termina con un getto di acqua fredda può essere un esercizio efficace, per quanto poco piacevole.
E poi ci sono i danesi, che hanno fatto dellâinverno una stagione di bellezza. La loro filosofia hygge si basa sulla creazione di spazi accoglienti che trasmettano calore, non solo fisico, ma anche emotivo. Lâarredamento gioca un ruolo fondamentale: tonalitĂ neutre come il beige, accostate a colori caldi come il rosso, creano un ambiente visivamente confortevole. Anche lâilluminazione è cruciale: lampadine con tonalitĂ ambrate e candele accese contribuiscono a diffondere una sensazione di calore, rendendo lâinverno unâesperienza meno ostile. Vedi anche altri trucchi-anti freddo da adottare per sopravvivere allâinverno.