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È il gesto che probabilmente facciamo più spesso, ma il vero significato lo conoscono in pochi

Pubblicato da
Andrea Cerasi

Incrociamo le dita per scaramanzia, un gesto comune nel mondo per scacciare via la sfortuna, ma qual è la sua origine e cosa significa davvero?

Incrociare le dita è un gesto molto comune che facciamo per scacciare via la sfortuna. Non a caso, si tratta di un gesto legato alla scaramanzia, usato per attirare a sé energie positive, per sperare in un esito soddisfacente. Ma qual è la sua origine? Si tratta di un movimento delle dita nato in tempi antiche e che, nel corso dei secoli, si è appropriato di versi significati.

Incrociare le dita (Inran.it)

Dita incrociate, facile da fare per invocare la buona sorte, per attrarre speranze, per auspicare buona fortuna e per richiamare energie positive. Si tratta di una credenza che affonda le radici nei tempi antichi, ma che tuttora utilizziamo magari prima di una visita medica, prima di un esame, prima di un evento importante. Si tratta di un simbolo universale, comune in tutte le culture del mondo.

Incrociare le dita: perché tutti i popoli del mondo utilizzano questo gesto

Se incrociare le dita, magari puntandole al cielo, oppure mettendole davanti al viso, chiudendo gli occhi, è sintomo di buon auspicio, incrociare le dita dietro la schiena significa invece menzogna e falsità. Ma tante persone incrociano le dita anche davanti al cimitero o durante un funerale. In tal caso, il gesto simboleggia un modo per scacciare via la morte e il dolore.

In alcune culture, questo semplice gesto può indicare un insulto, perciò può essere preso come offensivo, in quanto indica gli organi genitali femminili, e quindi potrebbe dare vita a situazioni imbarazzanti e a fraintendimenti che sarebbe meglio evitare. Incrociare le dita è un gesto molto antico, che trae origine probabilmente tra i fedeli cristiani, i quali erano soliti salutarsi così in segno di rispetto.

Uomo incrocia le dita dietro la schiena (Inran.it)

Secondo alcune fonti, il saluto cristiano invocava protezione divina. Nel tempo, tale gesto è poi diventato un segnale per chiedere scusa a Dio dopo aver commesso un peccato. Durante il Medioevo, il gesto ha iniziato a diffondersi su vasta scala, per invocare protezione durante le guerre. Sempre in questo periodo, però, si è tramutato in un gesto di protezione con connotazione superstiziosa, usato contro spiriti maligni, malasorte e fatture.

Dita incrociate per superstizione: che cosa rappresenta oggi questo gesto

In ogni cultura, il gesto di incrociare le dita ha significati differenti, eppure tutti simili. Negli Stati Uniti, ad esempio, gli schiavi africani lo usavano per invocare perdono e protezione divina, in un periodo storico davvero buio. Insomma, le dita incrociate sono più di un semplice gesto quotidiano, ma è un comportamento che ci connette con la nostra storia e le nostre radici.

Ragazza incrocia le dita per scaramanzia (Inran.it)

Oggi lo utilizziamo per ogni cosa, non è più legato al culto divino né all’invocazione di divinità, comunque sia il gesto mantiene sempre la sua radice scaramantica, per attrarre energie positive e fortuna. Tale gesto vale per ogni cultura e per qualsiasi occasione che può capitare nella quotidianità. A proposito di comportamenti: Il gesto che facciamo tutti ogni volta che parliamo: la psicologa spiega il perché.

Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.