Ti è mai capitato di sentire un odore stantio nell’accappatoio, anche se lo hai appena lavato? Non sei sola. Se lo si lascia appeso in bagno ancora umido, diventa un concentrato di batteri, che a loro volta possono formare anche la muffa, soprattutto se il bagno è poco ventilato.
La causa principale è ovviamente l’umidità, scarsa aerazione e residui di pelle o sudore si accumulano nel tessuto spugnoso, e il risultato è un odore persistente che resiste anche ai lavaggi. I detersivi profumati, da soli, non bastano. Serve una strategia più efficace per mantenerlo davvero pulito e profumato.
Come prevenire i cattivi odori in modo naturale
La tentazione è quella di lavare l’accappatoio solo quando “puzza”, ma è proprio lì l’errore. Il momento migliore per intervenire è subito dopo l’uso, quando è ancora caldo e umido. Appenderlo su una gruccia ampia, in un punto ben ventilato, è il primo passo per farlo asciugare bene e prevenire i cattivi odori. Niente piegature o angoli stretti: il tessuto ha bisogno di respirare.
Un rimedio naturale che molte persone usano prevede l’utilizzo di una bustina di riso crudo con qualche goccia di olio essenziale di tea tree. Il riso assorbe l’umidità in eccesso, mentre il tea tree ha proprietà antimicrobiche. Inserita nella tasca dell’accappatoio durante l’asciugatura, questa bustina può aiutare a ridurre odori e umidità.
Puoi anche creare a casa tua una semplice bustina assorbi-odore con:
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Un pezzetto di garza o stoffa traspirante
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2-3 cucchiai di riso crudo
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Qualche goccia (3-5) di olio essenziale di tea tree
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Un elastico o un filo per chiudere
Questa bustina assorbe l’umidità per circa una settimana, poi va sostituita. È un metodo economico, ecologico e facile da mettere in pratica.
Errori da evitare con l’accappatoio
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Non appoggiarlo umido sul termosifone: si asciuga male e può rovinarsi.
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Mai lasciarlo nel cesto della biancheria sporca per giorni: il ristagno peggiora gli odori.
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Evita gli ammorbidenti troppo aggressivi, che formano una patina sulle fibre e impediscono al tessuto di respirare.
Un’alternativa? Aceto bianco distillato nel risciacquo finale: aiuta a rinfrescare il tessuto senza coprirne l’odore con profumi artificiali. Per mantenere l’accappatoio sempre fresco, gli esperti consigliano di lavarlo ogni 2-3 giorni, specialmente se viene usato quotidianamente. Se puoi, asciugalo al sole: i raggi UV aiutano a ridurre la carica batterica in modo naturale.