La grafologia può diventare un aiuto importante, una bussola per orientare le proprie scelte in ambito scolastico e lavorativo.
Quante volte mi capita di sentire domande come: “Che scuola scelgo?”, “Sarò in grado di affrontare quel percorso?”, “E se poi non ce la faccio?”, “Meglio l’università o un lavoro?”. Sono pensieri che ragazzi e genitori condividono spesso, e fanno parte di quel momento delicato in cui bisogna immaginare e organizzare il futuro.
La scelta della scuola non è solo un indirizzo da seguire, ma un passo che definisce la consapevolezza di sé. Capire le proprie risorse e i propri limiti aiuta a evitare errori e decisioni affrettate, che spesso portano a rimpianti o frustrazioni. Al contrario, quando la scelta è ragionata, diventa un punto di partenza solido.
Da grafologa, so quanto lo studio della scrittura possa essere utile in questa fase. La grafia di un ragazzo, già a 12 o 13 anni, racconta moltissimo: non solo aspetti caratteriali ed emotivi, ma anche inclinazioni, interessi e attitudini che lo rendono unico. È un vero e proprio test proiettivo, non invasivo, che porta alla luce qualità che a volte nemmeno il ragazzo stesso riconosce di avere.
Attraverso un’analisi grafologica emergono diversi elementi: la capacità di attenzione e memoria, il modo di ragionare, le competenze emotive e relazionali, fino alle predisposizioni naturali per certe materie o attività. In base a queste informazioni, si possono dare indicazioni sugli indirizzi scolastici o universitari più adatti, oppure sulle professioni che risultano in linea con il profilo personale.
Per svolgere un’analisi grafologica non servono test complicati, ma semplicemente alcuni scritti spontanei del ragazzo, come appunti di scuola o pagine di quaderno. Non è importante il contenuto, ma i segni grafici che emergono. Da lì si possono evincere informazioni molto preziose che permettono di orientare con maggiore sicurezza e ridurre il rischio di scelte sbagliate.
La grafologia è come a una bussola: non indica una sola strada obbligata, ma aiuta a capire quali vie sono davvero percorribili. In un momento in cui ragazzi e famiglie si sentono disorientati, avere uno strumento capace di mettere in luce attitudini e possibilità è un modo concreto per affrontare il futuro con più serenità.
Permette di guardare oltre le paure e di prendere decisioni con maggiore consapevolezza, riducendo il rischio di scelte affrettate. È un aiuto che non sostituisce la volontà personale, ma che la sostiene, dando chiarezza in un passaggio delicato come quello delle scelte scolastiche e professionali.
Articolo a cura della Dott.ssa Aurora De Santis, grafologa, esperta in educazione e ri-educazione del gesto grafico, grafologa dell’età evolutiva, grafologa forense dell’età evolutiva e grafologa forense e giudiziaria civile e penale, iscritta all’A.G.P. (Associazione Grafologi Professionisti) al n. 9/171.