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Bollette, dal 1 ottobre cambia tutto: cosa aspettarsi

Pubblicato da
Francesca Di Marco

Dal 1 ottobre si verificherà una variazione tecnica delle bollette, ma questo cosa significa per noi che dobbiamo pagarle?

Le bollette, grande tormento per gli italiani. Se fino a qualche anno fa la spesa poteva essere sostenibile, oggi è un’uscita che grava pesantemente sul bilancio familiare.

Bollette, cosa accadrà dal 1 ottobre (inran.it)

Inutile tentare di cercare il fornitore più economico, o seguire i trucchetti per risparmiare in casa, a quanto pare nulla ci esula a fine mese dal ricevere una batosta che sappiamo inciderà sul nostro portafoglio in modo tutt’altro che leggero. Ma c’è una novità, da inizio mese di ottobre, che potrebbe cambiare qualcosa.

Bollette, segna il 1 ottobre: ecco cosa cambia

C’è una modifica, un dettaglio tecnico che può trasformare il modo in cui paghi l’energia. Mentre molti guardavano ai costi, pochi hanno notato che dal 1° ottobre l’elettricità non verrà più scambiata su base oraria, ma ogni 15 minuti. Questa variazione, benché tecnica, ha potenzialità reali per incidere sui prezzi.

Questo nuovo orologio del mercato elettrico non è un capriccio: è una risposta all’irrequietezza delle fonti rinnovabili e alle oscillazioni continue che la domanda e l’offerta subiscono durante il giorno. Il mercato, così, si adatta più velocemente. Ma cerchiamo di capire meglio.

Quanto ci costeranno le bollette? (inran.it)

Prima dell’1 ottobre, l’elettricità veniva quotata ogni 60 minuti. Dalla nuova data invece, il mercato adotta periodi di 15 minuti, generando 96 intervalli giornalieri. Questo permette di modellare in modo molto più aderente le variazioni repentine della produzione, specialmente quella solare e eolica, che può passare da produzioni alte a quasi zero in pochi minuti. Il sistema diventa più flessibile: chi dispone di sistemi di accumulo come batterie potrà scegliere esattamente quando ricaricare, evitando gli intervalli più costosi.

Chi ha una tariffa fissa manterrà una certa stabilità, ma perderà l’opportunità di beneficiare delle oscillazioni favorevoli. Per chi è esposto direttamente al mercato all’ingrosso, invece, la volatilità può diventare protagonista, e in certi intervalli i costi potrebbero salire più del previsto. Perciò, il cambiamento tecnico ha un riflesso concreto sulle bollette.

Le tariffe fisse, che oggi rappresentano una protezione rispetto alle oscillazioni, manterranno una certa tranquillità. Però è plausibile che, a lungo andare, gli operatori ridisegnino le condizioni per compensare la “perdita” di flessibilità. Chi sceglierà tariffe a mercato variabile avrà più opportunità, ma anche più esposizione alle oscillazioni quotidiane.

Le simulazioni di settore mostrano che, nel breve termine, potrebbero esserci oscillazioni più importanti, soprattutto per i piccoli operatori che non dispongono di sistemi sofisticati di gestione del rischio. Chi non può adeguarsi rischia di pagare il conto più salato.

Nel mercato elettrico, non sempre chi consuma meno ottiene vantaggio se non resta a passo con le nuove regole. Il cambiamento del 1° ottobre non riguarda solo il “prezzo all’ora”: è una riforma che disegna un nuovo equilibrio tra consumi, flessibilità e mercato. Chiedere chiarezza, valutare la propria tariffa e tenere d’occhio gli orari diventerà parte dell’attenzione che ogni utente dovrà dedicare alla propria bolletta.

 

 

Francesca Di Marco

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Francesca Di Marco