Incubo delle famiglie, con la criminalità in aumento, sono i ladri che entrano in casa: purtroppo hanno un nuovo metodo infallibile.
Inutile negare che la criminalità sia in aumento, e che qualsiasi sia la motivazione che spinge a intraprendere questo “mestiere” (dalla necessità all’essere semplicemente malviventi), nessuno dovrebbe arrogarsi il diritto di entrare in una casa che non gli appartiene.
Oltre alla pericolosità dei ladri, e di eventuali armi che possono portare con sé, subentra anche il non sentirsi più al sicuro nelle mura domestiche avendo ormai visto il proprio spazio invaso nel peggiore dei modi. Purtroppo i ladri, per quanto ci si possa impegnare con sistemi di sicurezza, riescono a trovare sempre un modo per scassinare la porta e rubare all’interno. L’ultimo metodo trovato è spaventoso, e mette a rischio molte famiglie.
Lo stratagemma è talmente semplice da risultare subdolo. Un metodo che si affida alla distrazione e all’abitudine, aspettando che il tempo confermi l’assenza di vita in quell’abitazione.
La tecnica è spesso definita “metodo del sassolino”. È così che alcuni ladri verificano se vale la pena rischiare: basta un piccolo oggetto piazzato in un punto strategico davanti all’ingresso, accanto al battiscopa, vicino al cancello o al tappetino in modo discreto. Se dopo ore o giorni quell’oggetto non è stato spostato, è come se fosse stato lasciato un segnale: la casa non è frequentata e quindi potrebbe essere un bersaglio.
È una tecnica fredda nel suo funzionamento, perché non punta alla forza bensì all’assenza di vigilanza. Molte persone passano senza notare un sassolino davanti alla porta, pensandolo parte dell’usura quotidiana, oppure lo spostano distrattamente senza pensarci. Ma quella è una mossa che può “tradire” la presenza, se qualcuno lo aveva piazzato proprio per osservare. Il bello di questo metodo sta proprio nella sua innocenza apparente: un sassolino non desta sospetti, ma può essere usato come “segnaposto”.
Se cominci a guardarti attorno, potresti scoprire che non è così raro trovare piccoli oggetti nei punti di passaggio. Un rametto fuori posto, una pezzetta di plastica, un frammento che non era lì prima: se noti tali elementi ricorrenti, è il momento di metterti in guardia. Non è paranoia, ma consapevolezza.
Per chi vuole reagire, il primo passo è aumentare l’attenzione sulle uscite e gli accessi principali. Osserva se l’ingresso presenta oggetti che tu non hai posizionato. Confronta i tappetini, le pietre del vialetto, la posta accumulata. Un vicino o un amico fidato può aiutare controllando in tua assenza se qualcosa appare sempre nello stesso punto. Se sospetti qualcosa, è utile segnalare ciò che hai notato alle autorità competenti e chiedere verifiche.
Non serve essere paranoici, ma attenti. Una casa che sembra tranquilla può nascondere ladri in agguato che hanno puntato proprio quell’abitazione. Far caso ai dettagli, anche quelli più insignificanti, diventa dunque l’unico metodo per tentare di prevenire un furto.