Si avvicinano i mesi più freddi e con questi si torna a parlare di miele, stavolta però per motivi che non faranno piacere ai consumatori.
Nuovo allarme nel settore alimentare, che stavolta riguarda il miele: il prezioso nettare che soprattutto nei mesi più freddi ci tiene compagnia è da sempre croce e delizia dei consumatori: sui rischi soprattutto per i più piccoli, derivanti dal suo consumo, se ne è sempre e diffusamente parlato. Inoltre, anche in un recente passato, ha fatto molto discutere la qualità di alcuni mieli prodotti in maniera industriale.
In queste ore, si torna a parlare del miele con una doppia allerta che coinvolge da una parte forse il marchio più noto di miele, prodotto in maniera industriale, dall’altra un piccolo produttore locale del nettare. In entrambi i casi, va suggerito ai consumatori di prestare molta attenzione, perché appunto il miele è un prodotto dalle mille qualità, ma contemporaneamente che può portare appunto tanti rischi per la salute.
Come spiegato, il richiamo riguarda forse la marca più nota di miele italiano, ovvero Ambrosoli, e nello specifico il miele Pack Sport da 100 grammi a marchio G.B. Ambrosoli SpA. Si tratta di un richiamo derivante da un rischio chimico per il prodotto, ovvero il provvedimento è stato adottato a titolo precauzionale dopo la rilevazione, in fase di controllo, di tracce di sostanze antimicrobiche non ammesse nel miele destinato al consumo umano.
Va sottolineato che si tratta appunto di un singolo prodotto, quello venduto in piccoli brick da appena un etto, e solo con riferimento ad alcuni lotto di miele, ovvero quelli con scadenza 26/02/2028, 03/03/2028, 04/03/2028 e 10/03/2028. Il Ministero della Salute invita tutti i consumatori che avessero acquistato il prodotto a non consumarlo e a riportarlo al punto vendita per la sostituzione o il rimborso spettante.
Spostandoci in Abruzzo, invece, in un’ispezione congiunta con il Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (Sian) della Asl Lanciano-Vasto-Chieti, i Carabinieri Forestali di Villa Santa Maria hanno scoperto e sequestrato circa 300 chilogrammi di miele conservati in secchi di plastica e barattoli di vetro. Il prodotto era privo di etichette, informazioni obbligatorie e documentazione sulla tracciabilità, elementi fondamentali per garantire l’origine del prodotto.
Nel laboratorio, che si trova affianco a una piccola azienda agricola, gli ispettori del Sian hanno trovato carenze igienico-sanitarie diffuse e assenza di un piano di autocontrollo HACCP aggiornato, strumento essenziale per monitorare i rischi legati alla sicurezza alimentare. Così è stata sospesa l’attività, che potrà riprendere solo dopo il pieno adeguamento alle norme igieniche e documentali previste dalla legge ed è scattata anche una multa da 4.500 euro.