Provate un metodo di cottura tipico della stagione autunnale che ci ricorda quello delle nostre nonne e che è il segreto della longevità.
L’arrivo dei primi freddi comporta anche che le cucine – proprio come un tempo facevano quelle delle nostre nonne – tornino a profumare di zuppe calde, minestre e stufati fumanti: si tratta di piatti della tradizione che si perdono nella notte dei tempi e che, oltre a scaldare il cuore, nascondono un vero e proprio segreto della longevità. Nessuno forse ne è consapevole, ma questo segreto sta in un dettaglio non indifferente, ovvero il metodo di cottura.
Negli ultimi anni, molti esperti di alimentazione e salute hanno iniziato a parlare di cottura a base d’acqua, secondo le modalità più disparate, ovvero bollitura, cottura a vapore, a fuoco lento o in camicia, come un vero e proprio elisir di lunga vita, che aiuta in pratica a mantenere il nostro organismo quanto più in salute possibile. Ogni tipologia di cottura ha a che fare con delle molecole poco conosciute ma piuttosto insidiose.
Cerchiamo di spiegarlo meglio: in pochi conoscono la sigla AGE, che sta per Advanced Glycation End Products, ovvero prodotti finali della glicazione avanzata. Si tratta di molecole prodotte naturalmente dal nostro corpo, ma che in quantità eccessiva possono avere dei rischi per la nostra salute: queste, stando agli esperti, aumentano quando prepariamo dei cibi fritti, grigliati o arrosti, ovvero cotti a temperature elevate.
Sembra insomma che queste molecole, nel lungo periodo, favoriscano infiammazione e stress ossidativo, due processi legati a malattie croniche come diabete, disturbi cardiovascolari e patologie neurodegenerative. Detta in altre parole, una bistecca alla griglia ogni tanto non è un problema, ma un consumo eccessivo di cibi cotti ad alte temperature favorisce il processo di invecchiamento delle nostre cellule.
Viene da sé adesso spiegare perché faccia bene la cosiddetta cottura a base d’acqua: la bollitura, la cottura al vapore o quella a fuoco lento mantengono le temperature più basse e limitano la formazione di questi composti dannosi per il nostro organismo. Ne sono convinti da sempre nutrizionisti e in generale chi si occupa di alimentazione. Non solo: la cottura a base d’acqua preserva meglio le vitamine, i minerali e i fitonutrienti degli alimenti, rispetto alla cottura a secco o ad alte temperature.
Quando si tratta di una zuppa o di uno stufato, ovvero di cibi tipicamente autunnali, questa tipologia di cottura diventa parte integrante del piatto, consentendo di riassorbire quei nutrienti che durante un’altra tipologia di cottura potrebbero andare dispersi. Come sempre, l’importante è l’equilibrio e quindi non dovrete dire addio alle vostre grigliatine, ma riservate la cottura a base d’acqua per la maggior parte dei pasti e, quando scegliete di grigliare o arrostire, preferite ingredienti vegetali.