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Anziani

Basso ISEE, c’è il bonus 850€: chi può richiederlo e come fare

Pubblicato da
Francesca Di Marco

Chi ha un ISEE basso non può perdersi il bonus 850€, un aiuto concreto ma non per tutti: ecco chi può riceverli da subito.

Inutile negare che negli ultimi anni, la situazione economica delle famiglie sia peggiorata drasticamente. Si fatica ad arrivare a fine mese e perciò si rinuncia a qualcosa, si tenta di trovare le maggiori offerte proposte dai supermercati (come Eurospin o Lidl), o si presta attenzione ai bonus proposti dallo Stato.

Bonus 850 euro come riceverlo (inran.it)

Dal bonus elettrodomestici che puoi trovare sull’app IO (e se non lo trovi ti spieghiamo il perché), o quello da 1000 euro, ce ne è anche uno che riguarda una determinata categoria di cittadini. E’ un sussidio non molto conosciuto ma che potrebbe aiutare nettamente gli italiani.

Bonus 850 euro, oltre a un basso ISEE chi riguarda

Dal 1 gennaio 2025, introdotto con il decreto legislativo 29/2024, è possibile richiedere il bonus 850 euro, una Prestazione Universale rivolta a precisi cittadini italiani.

Stiamo parlando di anziani non autosufficienti che dopo aver magari lavorato una vita e aver contribuito al tessuto sociale del nostro Paese, si ritrovano senza un sostentamento consono ad arrivare serenamente a fine mese.

Assistenza anziani, bonus 850 euro (inran.it)

Garantire aiuti economici alle persone anziane che sono in difficoltà è un modo per non far diventare la vecchiaia il sinonimo di solitudine o abbandono. Si basa in pratica su un principio di giustizia sociale, un diritto morale, ovvero di poter far vivere gli ultimi anni con serenità dopo una vita di lavoro e sacrifici.

Bonus 850 euro, chi riceve l’aiuto

Iniziamo con il dire che il sostegno è rivolto ai cittadini over 80 che sono in una condizione di non autosufficienza grave (che deve essere ovviamente accertata da INPS).

Ci sono dei requisiti base che sono obbligatori per poter accedere al bonus come l’età indicata in precedenza, avere condizioni di bisogno gravi (con visita medica che dimostri la situazione), avere diritto o essere già titolari dell’indennità di accompagnamento e avere un ISEE sociosanitario non superiore ai 6.000 euro annui.

Bonus 850 euro, come si procede con il pagamento

Questa Prestazione Universale viene divisa in due parti. Una prima riguarda una quota fissa che è pari all’indennità di accompagnamento. Successivamente una quota integrativa per un importo fino a 850 euro.

La seconda quota servirà per sostenere i costi all’assistenza ad esempio servizi domiciliari o badanti, e serviranno documenti delle spese sostenute.

La misura punta a favorire la permanenza in casa, evitando ricoveri non necessari e preservando quella autonomia emotiva che spesso è più importante di qualsiasi terapia.

Solo con la documentazione adeguata, l’INPS potrà erogare l’importo pieno, riconoscendo anche eventuali arretrati.

Un aspetto importante è che il bonus non è soggetto a tassazione IRPEF e non può essere pignorato. Significa che ciò che viene ricevuto resta interamente nelle mani del beneficiario, senza riduzioni né vincoli.

Francesca Di Marco

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Francesca Di Marco