INPS, notifica a tutti i contribuenti le date ufficiali di questi pagamenti per il mese di dicembre: niente panico e calendario allo mano!
Per restare sempre aggiornati e non perdersi le novità, bisogna prestare attenzione alle comunicazioni ufficiali dell’INPS grazie alle quali non si perdono importanti aggiornamenti sulla questione che preme di più alle nostre tasche, i soldi.
Dopo la diffusione del cedolino di dicembre con annessi aumenti, cambiamenti partiti dal 13 novembre è giunto il momento di segnare sul calendario le date di questi pagamenti nel mese delle festività natalizie.
Dicembre porta sempre un fascino particolare, soprattutto quando l’attenzione cade su ciò che l’INPS ha programmato per il pagamento delle pensioni.
L’accredito segue il tradizionale ritmo predisposto dall’Istituto, che organizza le erogazioni in base al cognome per chi ritira allo sportello. Chi invece utilizza un conto corrente bancario o postale vede arrivare la somma a partire dal 1° dicembre 2025, senza alcuna suddivisione alfabetica.
Le persone che preferiscono ricevere i contanti in ufficio postale seguono invece un ordine specifico, studiato per evitare affollamenti e garantire regolarità nelle operazioni. In questo modo il mese più atteso dell’anno inizia a muoversi nella direzione stabilita, portando con sé l’attesa del cedolino più corposo.
Quando il pensionato apre il proprio prospetto di dicembre, trova diverse sorprese che rendono questa mensilità particolare. La prima che cattura l’attenzione è la tredicesima, una mensilità aggiuntiva che viene calcolata sui compensi lordi percepiti durante l’anno.
La somma corrisponde quasi sempre a un mese pieno di pensione, ma nel 2025 presenta una caratteristica importante: è tassata con le aliquote Irpef ordinarie, senza alcuna agevolazione. Questo fa sì che il netto sia più basso rispetto a quanto molti ricordano dagli anni precedenti, un dettaglio che suscita spesso dubbi e domande.
Per alcuni arriva anche la quattordicesima, riconosciuta a chi ha maturato il diritto nella seconda metà dell’anno o ha raggiunto i 64 anni. Questo accredito non è definitivo immediatamente, perché segue un controllo reddituale che l’INPS eseguirà successivamente. L’importo varia in base ai contributi versati e al reddito del pensionato, creando un valore che può andare da alcune centinaia di euro fino a cifre più consistenti. Si tratta di un sostegno che permette a molti di affrontare le spese dei mesi più intensi, soprattutto per chi gestisce una pensione non elevata.
Accanto a queste due voci principali può comparire anche un bonus extra, pari a circa 155 euro, pensato per chi percepisce importi inferiori o vicini al trattamento minimo e rientra nei criteri fissati dall’INPS. Questo sostegno non riguarda chi riceve prestazioni assistenziali e viene attribuito solo se si rispettano i limiti previsti dalla legge. È un aiuto che in molti casi offre respiro in un periodo carico di spese e impegni familiari.
Dicembre porta inoltre una caratteristica che ogni anno viene accolta con favore, ovvero la sospensione delle trattenute relative alle addizionali regionali e comunali. Questo contribuisce a rendere il netto più alto, creando la sensazione di una mensilità davvero più ampia del solito.