Diabete: sapete cos’è e come funziona la Positive Nutrition? Cambia totalmente le tue giornate: i dettagli.
Il diabete è senza il minimo dubbio una delle malattie peggiori per l’essere umano: se non viene trattato, può portare danni agli occhi, ai reni, cuore, vasi sanguigni e nervi.
Per chi non lo sapesse, parliamo di una malattia cronica caratterizzata da un aumento dei livelli di glucosio nel sangue (condizione denominata iperglicemia), dovuto alla produzione alterata o all’azione di insulina. Quest’ultima è estremamente importante: viene prodotta dal pancreas e permette al glucosio di entrare nelle cellule. Quando questo meccanismo non funziona bene, lo zucchero inizia ad accumularsi nel sangue provocando poi danni ai vari organi. Ci sono due tipi di diabete: quello di tipo 1, di origini autoimmune, richiede insulina quotidiana ed è in continua crescita nei giovani. Quello di tipo 2, invece, è legato a fattori genetici o al sovrappeso e può essere gestito in altri modi. Nel tipo 2, infatti, seguire una dieta sana è fondamentale per la salute.
Secondo le stime, ci sono ben quattro milioni di italiani che convivono con il diabete: per molti, le regole alimentari si traducono spesso e volentieri in pesanti rinunce. Quest’oggi vogliamo parlarvi però della Positive Nutrition che invita a valorizzare tutto ciò che fa bene piuttosto che concentrarsi su ciò che va eliminato. La Positive Nutrition nasce da un concetto semplice: il cibo deve essere anche piacere ed equilibrio. Come spiegato dal Dottor Luca Piretta, “Seguire diete restrittive a lungo termine può essere psicologicamente difficile. La Positive Nutrition, invece, promuove un rapporto più sereno con il cibo, permettendo di conciliare gusto e salute senza sensi di colpa”. Ma cosa prevede la Positive Nutrition?
Per l’uomo, il desiderio di dolce non deve essere un vizio: l’organismo tende a stimolare le aree cerebrali del piacere e della gratificazione. Eliminando totalmente lo zucchero, può aumentare la frustrazione in un individuo.
Secondo un recente studio europeo, pubblicato su Nature Metabolism, chi ha sostituito lo zucchero con dolcificanti ha ottenuto 1,6 kg di perdita di peso in più in un anno rispetto a chi ha continuato a consumare zuccheri. Per questo motivo, gli esperti consigliano di sostituire il dolcissimo prodotto di colore bianco con alternative più valide.
Mangiare in modo positivo significa cambiare radicalmente le proprie abitudini per non perdere motivazione. L’esperto ha diramato delle raccomandazioni con Unione Italiana Food – Gruppo Edulcoranti. Una persona diabetica può concedersi il dolce, ma con misura. L’importante è sostituire ad esempio gli zuccheri semplici con alternative più salutari. Guai a saltare i pasti: distribuire i pasti aiuta a stabilizzare la glicemia rispettando correttamente i ritmi naturali del corpo. Altra regola importante? Muoversi ogni giorno: l’attività fisica favorisce l’assorbimento del glucosio e riduce l’insulino-resistenza.
Una persona diabetica dovrebbe poi monitorare con regolarità la glicemia, controllando i valori per capire come reagisce il corpo alle diete. Con la Positive Nutrition, quindi, una persona può seguire un’alimentazione corretta senza privarsi di nulla: si tratta senza il minimo dubbio di un alleato di benessere. Prima di concludere l’articolo, ricordiamo però che è di fondamentale importanza parlare con un nutrizionista o con un medico per capire come affrontare al meglio la propria situazione.