Danni ai pazienti, medici responsabili direttamente dei danni causati: cosa dice la nuova proposta di legge.
La sanità è un insieme di attività, di strutture e di politiche se virano verso la tutela e salute della popolazione: non si parla soltanto di una cura della malattia, ma vengono comprese anche prevenzione, trattamento, riabilitazione, diagnosi.
Questo sistema complesso abbraccia istituzione pubbliche e private, nonché professionisti, tecnologie e ingenti risorse economiche: in linea teorica andrebbero garantiti l’accesso equo e universale ai servizi essenziali. Il termine “sanità” si fonda sul principio del diritto della salute, riconosciuto come fondamentale in molte costituzioni. Ogni individuo dovrebbe ricevere cure adeguate indipendentemente da condizioni sociali o economiche: un sistema sanitario che funziona correttamente riduce la mortalità e la sofferenza. dei pazienti. La sanità prevede anche una diversità in termini di approcci multidisciplinari: troviamo il branco della medicina, dell’infermieristica, della farmacologia, della psicologia, della epidemiologia (solo per citarne alcune). Negli ultimi anni, si cerca di regolamentare anche l’intelligenza artificiale per migliorare il sistema e le diagnosi.
In un quadro simile, emerge spesso e volentieri la figura del medico. Tale professionista della salute si dedica alla prevenzione, alla diagnosi e alla cura delle malattie: il dottore può operare in diversi contenti: ospedali, ambulatori, cliniche e strutture territoriali. Per diventare medici bisogna seguire lunghi anni di studio, per poi continuare ad aggiornarsi: serve poi un forte senso etico poiché ogni decisione serve per rispettare la dignità del paziente. Il medico è quindi una figura centrale di tutto il sistema: per la nuova proposta di legge, diventerà diretto responsabile in caso di danni ai pazienti. Ma vediamo insieme cosa vuol dire questa nuova proposta e cosa può realmente succedere.
Nella nuova Legge di Bilancio, ci sono tante proposte sorprendenti che possono radicalmente cambiare tutto il sistema in Italia. Anche per i medici, ci sarebbero delle novità alquanto importanti.
Con il nuovo emendamento, si vuole modificare il regime della responsabilità civile dei dottori in caso dei danni conseguenti alla propria attività professionale svolta in una struttura sanitaria pubblica o privata. Nel testo ci sono i dettagli e viene stabilito che: un medico risponderebbe direttamente e in via principale dei danni causati al paziente a titolo di responsabilità contrattuale e per colpa grave accertata in giudizio. La struttura sanitaria diventerebbe invece responsabile solo in via sussidiaria, e non come avviene oggi.
Per la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici chirurghi e degli Odontoiatri, questo rappresenterebbe un pericoloso ritorno al passato: anche in circostanze in cui la struttura sia ritenuta responsabile, la responsabilità potrebbe rivalersi sul medico. Per il Ministero, la finalità della proposta è quella di difendere le eccellenze mediche dai comportamenti scorretti di alcuni professionisti.
Questo profondo cambiamento potrebbe stravolgere l’intero settore: già oggi, i pareri sono estremamente contrastanti. C’è anche chi ipotizza adesso una fuga di cervelli, con medici disposti a lasciare il Paese considerando una normativa così pesante. A partire dal 2026, ci sono novità importanti anche per i pazienti e soprattutto per chi beneficia della 104: in Italia, quindi, sono settimane di grandi cambiamenti.