C’è una nuova tecnica che sta spopolando, che ringiovanisce il viso e la vera chicca? Non devi comprare nulla, anzi eliminare prodotti.
Per la cura della pelle ci affidiamo sempre a prodotti rinomati, o che comunque tramite passaparola o beauty influencer delle quali ci fidiamo, scegliamo quelli specifici da acquistare e poi applicare. Si deve tenere conto del tipo di pelle, dell’età, se ci sono macchie o allergie. Insomma, non sempre è così facile.
Un nuovo trend che sta spopolando sui social ma che nella realtà è approvato da moltissime donne, riguarda chi ha più di 50 anni e si chiama “Outdoor Skin”. La particolarità di questa tecnica, oltre agli effetti strabilianti che fanno sembrare la pelle più giovane, anche il dover eliminare prodotti piuttosto che aggiungerli. Ma vediamola nel dettaglio.
Per molte donne intorno ai cinquant’anni il momento nel quale ci si rende conto che la pelle non è più così perfetta, arriva all’improvviso, con la consapevolezza che ciò che era una certezza si trasforma in un effetto indesiderato. Ed è proprio da questa sensazione quasi impercettibile che è iniziata una trasformazione sorprendente: il bisogno di liberare la pelle da ciò che non le appartiene più.
Da qui nasce la scelta che sembrava impensabile: abbandonare il fondotinta. Un gesto che può spaventare, perché per anni ha rappresentato una sorta di scudo, una copertura rassicurante. Eppure, un giorno, quella copertura ha iniziato a essere un velo troppo pesante, qualcosa che non dialogava più con la pelle matura. Ed è così che nasce la Outdoor Skin.
Come dicevamo, non è solo una tendenza nata da qualche video virale, ma un modo completamente nuovo di far respirare il volto, riproducendo quell’aspetto naturale e luminoso che si ottiene dopo aver camminato all’aria aperta. Una pelle che non appare coperta, ma viva, morbida, attraversata da un colorito che sembra raccontare una storia di vitalità ritrovata.
La forza di questo metodo sta nel modo in cui si avvicina ai segni del tempo. Non cerca di annullarli, né di coprirli in modo artificiale, perché sa che il trucco pesante si insinua nelle linee d’espressione, rendendo ogni movimento più marcato. L’obiettivo è diverso: creare luminosità, armonizzare il volto e regalargli quell’effetto naturale che si perde quando si tenta di correggere troppo.
L’idea centrale della Outdoor Skin si basa sulla leggerezza. Una pelle matura risponde meglio quando non viene soffocata, quando riceve luce invece di opacità, quando può rispecchiare ciò che realmente sente. Il cambiamento parte dalla sostituzione dei prodotti più compatti con qualcosa che lascia filtrare la trama naturale del viso. Una skin tint ultra-leggera, ad esempio, permette di uniformare l’incarnato senza trasformarlo. Il risultato è immediato, l’espressione rimane morbida e il volto appare più disteso.
Il blush in crema, con tonalità che ricordano il colore della pelle quando incontra l’aria fresca, dona quell’arrossamento spontaneo che illumina e ringiovanisce più di qualsiasi correttore. Mettere un accento di colore anche sul naso e verso le tempie permette di ottenere un equilibrio visivo che ricorda la naturale reazione della pelle agli agenti esterni.
La fase finale della tecnica aggiunge un elemento fondamentale: la lucentezza idratante. La pelle giovane riflette la luce, mentre quella più matura tende a perderla. Picchiettare un balsamo nutriente o un illuminante fluido nelle zone che catturano il bagliore naturale permette al volto di ritrovare tridimensionalità. E’ un tocco leggerissimo, ma capace di trasformare completamente la percezione dell’età. Senza polveri, senza barriere, senza quel velo opaco che spegne e irrigidisce.