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Salute e Benessere

Quando cambiare il cuscino e perché farlo: tutti i benefici

Pubblicato da
Sophia Melfi

Quando cambiare il cuscino del letto? Ma, soprattutto, perché bisogna farlo? I benefici sono tantissimi, quali sono.

(Foto Pexels)

I benefici del dormire su un cuscino comodo e adatto a noi sono molteplici. La scelta di un cuscino infatti influisce enormemente sulla qualità del sonno, ma attenzione alla frequenza con la quale sostituirlo. Per un riposo ottimale, bisognerebbe cambiare il guanciale almeno ogni due anni. E’ importante dunque sapere quando cambiare il cuscino del letto e tutti i benefici che ne derivano. Scopriamo quali sono.

Quando cambiare il cuscino del letto? Tutti i motivi per cui dovresti farlo e i benefici

Il cambio del cuscino è strettamente correlato ai disturbi del sonno. Si sa infatti che a lungo andare, un cuscino tende a perdere la sua forma e consistenza iniziale specie se non lavato regolarmente. Ad esempio un guanciale schiacciato o appiattito potrebbe causare dolore muscolare e tensione nel sonno. Venendo a mancare il supporto per il collo, è più facile che si sviluppino fastidi nella zona cervicale, nelle spalle e nella schiena. Inoltre, un cuscino troppo sottile può causare problemi respiratori, specie se si è già raffreddati. Lo sforzo che ne consegue nell’inspirare ed espirare determina una pessima qualità del sonno e continui risvegli. Uno dei primi trucchi da adottare è quello di provare a dormire su un lato del cuscino diverso, ogni notte. In questo modo si avrà un supporto migliore e una consistenza più soffice per un sonno ristoratore.

(Foto Pexels)

Quando dovresti sostituire il cuscino del letto

In linea di massima, un cuscino andrebbe sostituito ogni due anni. Esistono tuttavia alcuni segnali evidenti che ti faranno capire quando dovresti cambiare il cuscino del letto. Nel tempo, il guanciale cambia forma e aspetto, spesso schiacciandosi e diventando più sottile. Ecco quando bisognerebbe sostituire il guanciale:

  • in presenza di grumi sulla superficie;
  • in presenza di avvallamenti;
  • quando posizioniamo le mani sotto per fare più spessore;
  • quando presenta macchie gialle;
  • se non ritorna in posizione iniziale dopo il famoso “test di piegatura”.

Inoltre ricordiamo che lenzuola, federe e cuscini sono il luogo prediletto dai batteri. Durante la notte infatti capita che gli oli della pelle si depositino sulle federe, così come capelli, saliva, cellule morte e sudore. Gli acari della polvere così come muffe, batteri e funghi si annidano facilmente nei rivestimenti in tessuto, come materassi e cuscini.

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Come prolungare la resistenza del cuscino il più a lungo possibile

Cambiare un cuscino ogni due anni potrebbe rappresentare un grosso problema, soprattutto a livello economico. Un buon cuscino costa infatti parecchi soldi e nessuno vorrebbe mai rinunciare alla qualità o alla possibilità di dormire bene ogni notte. Come fare dunque per prolungare la resistenza del guanciale il più a lungo possibile? In primis bisognerebbe lavare il cuscino scoperto in lavatrice a 50°, almeno una volta al mese. L’uso di una federa resistente ad allergie e batteri consentirà inoltre di lavarlo il meno possibile evitandone la degradazione precoce.

Ricordiamo tuttavia che il cambio delle lenzuola andrebbe fatto una volta a settimana per prevenire l’accumulo di germi e batteri. L’ideale sarebbe utilizzare, per i lavaggi, un detersivo ipoallergenico in modo da non danneggiare la pelle con la quale viene a contatto regolarmente. Inoltre, prima di andare a dormire, è bene detergere la pelle del viso per evitare che il grasso e gli oli si depositino sulle federe danneggiandole, così come raccogliere i capelli è un ottimo espediente per prolungare la vita del guanciale.

Sophia Melfi

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