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Salute e Benessere

Il ruolo fondamentale della musica nel trattamento della demenza

Pubblicato da
Sophia Melfi

Secondo un recente studio, l’ascolto della musica può avere effetti terapeutici sulla demenza. Ascoltare le canzoni che si preferiscono contribuirebbe ad arginare il deterioramento cognitivo.

(Adobe Stock)

Le ultime ricerche sulla prevenzione della demenza senile si sono concentrate sugli effetti terapeutici dell’ascolto di musica significativa sul cervello. Sembrerebbe infatti che l’ascolto regolare di canzoni familiari agisca in maniera benefica sulle funzioni del cervello arginando il deterioramento cognitivo di questa patologia.

Gli effetti terapeutici della musica sul cervello: una possibile cura per la demenza

Uno studio americano dell’Università di Toronto, Unity and Health ha condotto una ricerca su alcuni pazienti affetti da demenza senile. I partecipanti all’esperimento hanno ottenuto un sensibile miglioramento delle condizioni della corteccia prefrontale del cervello in seguito all’ascolto ripetuto di alcune canzoni.

(Adobe Stock)

Sembrerebbe infatti che l’ascolto, prolungato nel tempo, di musica familiare aiuti le persone affette da decadimento cognitivo o Alzheimer. Tutti gli individui sottoposti al test hanno manifestato cambiamenti positivi nelle funzioni mentali e cognitive, come un notevole aumento di memoria.

La musica, utilizzata in questo modo, potrebbe rallentare il declino delle malattie del cervello che hanno un impatto sul sistema cognitivo. “È molto difficile mostrare cambiamenti positivi nel cervello delle persone con demenza”, ha affermato il medico statunitense Thaut. I cambiamenti più visibili erano nei percorsi neurali del cervello in aree che sono correlate con le prestazioni di memoria su test neurologici.

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I benefici della musica sul sistema cognitivo

Ascoltare musica può migliorare l’umore e il livello d’ansia nei soggetti affetti da Alzheimer precoce e decadimento cognitivo. Uno studio che ha coinvolto alcuni pazienti del St. Michael’s Hospital ha dimostrato gli effetti benefici delle melodie a loro familiari sul cervello.

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In particolare 14 partecipanti hanno ascoltato a turno una playlist da loro ideata e un album contenente canzoni a loro ignote. Successivamente, dopo tre settimane la funzione cognitiva di ogni partecipante è stata testata attraverso una risonanza magnetica funzionale.

I risultati hanno evidenziato un miglioramento significativo nei punteggi ai test per la memoria dei pazienti affetti da disturbi cognitivi. Ad oggi, esistono tantissimi saggi di letteratura scientifica sugli effetti positivi della musica sul cervello e numerose sperimentazioni sono in atto per trovare una possibile cura sostitutiva alla demenza.

Sophia Melfi

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