Alzheimer: le abitudini sbagliate che aumentano il rischio di malattia

Ci sono abitudini di tutti i giorni che sono sbagliate e lo sappiamo molto bene, alcune potrebbero aumentare il rischio di Alzheimer.

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Alzheimer (da Pixabay)

Il morbo di Alzheimer è una malattia che coinvolge il cervello ed è una lenta degenerazione delle sue funzioni. Si manifesta con diversi sintomi tra i quali perdita di memoria, difficoltà nel ricordare alcuni termini, difficoltà nel ragionamento, confusione. Si tratta di una malattia che porta la persona a non essere più autosufficiente e nella maggior parte dei casi subentra dopo i 65 anni.

È la forma più diffusa di demenza e ne soffrono milioni di persone. I numeri, purtroppo, sono destinati ad aumentare nei prossimi anni in base ad uno studio svolto negli Stati Uniti. La medicina sta cercando di fare ricerca e sperimentazione il più possibile per cercare di comprendere meglio questo disturbo e cercare di prevenirlo.

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Ci sono alcune cose che si possono fare per diminuire il rischio di andare incontro all’Alzheimer. Vediamo qui di seguito alcune abitudini del tutto sbagliate, diffuse, ma che bisogna assolutamente cambiare.

Alzheimer: le abitudini che aumentano il rischio di malattia

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Morbo di Alzheimer (da Adobe Stock)

Forse alcune cose possono apparire un po’ scontate, ma bisogna avere la forza di provare a cambiarle se si tiene alla propria salute. Le cose che si devono assolutamente evitare sono queste:

  • Non tenere il corpo in movimento: la sedentarietà è una delle nemiche giurate della salute. Un po’ di esercizio riduce il rischio di malattia fino al 50% ed è un dato dimostrato dagli studiosi. Soprattutto tra i 40 e i 60 anni bisogna sforzarsi di fare attività fisica, di qualsiasi tipo, anche camminare o andare in bicicletta. Questo aiuterà molto a proteggere il cervello dalla demenza;
  • Avere un’alimentazione sbagliata: sappiamo molto bene che l’alimentazione è fondamentale per la salute del nostro organismo. Avere un’alimentazione sbagliata, ovvero squilibrata e poco sana, può introdurre sostanze dannose e non quelle giuste per la prevenzione. Quella più consigliata rimane la dieta mediterranea;
  • Dormire poco: in tanti commettono l’errore di credere che il riposo non sia importante. Anche questo è fondamentale. Nella fase in cui riposiamo il nostro organismo continua a lavorare e lo può fare soltanto se noi lo aiutiamo. Il cervello di notte scarica tutto ciò che è dannoso e non necessario e questo è un aspetto che serve molto nel caso del morbo di Alzheimer;

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  • Bere troppo alcol o non berne affatto: è risaputo che bere troppo fa male, tuttavia uno studio condotto sia su uomini che su donne ha dimostrato che bere un bicchiere al giorno di vino libera la mente ed è utile per il cervello;
  • Isolarsi: non bisogna fare l’errore di rinchiudersi in se stessi. Anche in questo caso gli studi hanno dimostrato che una connessione continua con gli altri è fondamentale nella prevenzione della malattia.
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