L’aneurisma, specie quello cerebrale, ha un’incidenza elevata nella popolazione: riconoscerne i sintomi è importante per evitare complicazioni gravi.
Si stima che circa il 5% della popolazione mondiale abbia subito un aneurisma cerebrale, il più diffuso, mentre sono meno diffusi quello toracico e addominale. Dilatazione o rottura di un vaso sanguigno può comportare gravissime conseguenze, tanto da avere un tasso di mortalità molto elevato, stimato a circa il 25% entro poche ore, fino al 50% entro i tre mesi successivi.
Gran parte delle persone che hanno subito un aneurisma cerebrale sopravvive riportando gravi danni al cervello. Dunque, riconoscere in tempo i primi segnali è fondamentale per la sopravvivenza, ma non è semplice rendersene conto, visto che i primi sintomi non sono evidenti. Prima di tutto, occorre sapere cos’è un aneurisma: si tratta della dilatazione anomala di un vaso sanguigno.
L’aneurisma può avvenire in qualsiasi parte del corpo, tuttavia, le zone più colpite sono il torace, l’addome e il cervello, quest’ultimo l’area più colpita in assoluto. Si tratta di un problema asintomatico e perciò può restare latente per diverso tempo, per poi accorgersene quanto ormai è già troppo tardi. Quando il vaso sanguigno si dilata o peggio si rompe, ecco che si rischia la vita.
Un aneurisma può restare latente anche per anni. Nel cervello, ad esempio, quando il vaso sanguigno subisce una dilatazione o una rottura, comporta disturbi alla vista, rigidità del collo, confusione mentale, nausea, cefalee, fino agli svenimenti continui. In presenza di questi sintomi, bisogna sottoporsi urgentemente a intervento chirurgico.
Se l’aneurisma colpisce l’addome, porta all’indebolimento della parte addominale, comportando dolore acuto all’addome, ai fianchi e alla schiena, inoltre si percepisce una sorta di pulsazione, accompagnata da eccessiva sudorazione, vertigini, calo della pressione. La rottura dell’aorta addominale è una condizione gravissima, di estrema urgenza, ed è importante fare caso a un segno in particolare sulla pancia.
Infine, l’aneurisma toracico è il più raro, ma pur sempre pericolosissimo. Tra i sintomi si percepisce una forte compressione al petto, dolore toracico, difficoltà nella respirazione, tosse cronica, raucedine, difficoltà nella deglutizione, battito cardiaco irregolare. Che cosa contribuisce a far insorgere un aneurisma? Tra le principali cause troviamo il fumo, il colesterolo elevato e l’ipertensione.
Anche la storia familiare incide parecchio, visto che si tratta anche di una condizione genetica, inoltre alcune malattie dei tessuti connettivi possono portare a maggiori rischi. La fascia di popolazione più soggetta ad aneurisma è quella degli over 65. La prevenzione è sempre importantissima, perciò è bene sottoporsi a controlli periodici, specialmente una volta superata una certa età.