Un intervento unico al mondo per rialzare la testa e stabilizzare il collo: dove è successo e qual è stata la causa scatenante. Una storia che fa riflettere
I device e l’uso massiccio che ne facciamo hanno cambiato senza dubbio la nostra vita proponendoci molte facilitazioni, nuove strade per il lavoro e intrattenimento nuovo. Non mancano però nemmeno gli aspetti negativi, con problematiche serie connesse al loro uso, come la dipendenza e tanti altri problemi che si riscontrano soprattutto nei giovani come isolamento e frustrazione.
Anche il nostro corpo si sta “modificando” per stare dietro ai device. Prova ne è un caso estremo che ci deve far riflettere, quello di un intervento chirurgico estremo ed unico al mondo per risolvere la “sindrome della testa cadente”. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Ore ed ore con lo smartphone in mano per giocare ai videogiochi, per un rapporto quasi morboso. È questa posizione del tutto innaturale che ha portato un ragazzo di soli 25 anni ad avere seri problemi fisici. Incapace di sollevare la testa, è stato costretto a sottoporsi ad un delicato intervento chirurgico.
Dopo diversi mesi con forti dolori al collo, difficoltà nella deglutizione e vertebre cervicali deformate, i medici hanno deciso di intervenire contro quella che è stata definita “sindrome della testa cadente”. Una scelta necessaria per evitare ulteriori danni che sarebbero diventati permanenti.
Tutto questo è successo in Giappone, un caso unico al mondo che è stato raccontato sulla rivista scientifica “JOS Case Reports”. L’operazione è stata complessa: i medici hanno rimosso parte delle vertebre e del tessuto cicatriziale che si era formato, inserendo viti e barre di metallo per stabilizzare il collo.
Ma perché questo ragazzo così giovane ha rischiato così tanto per la sua salute rimanendo praticamente incollato al suo cellulare? Dietro la sua storia clinica si cela tanto disagio. Fin dall’adolescenza, infatti, il ragazzo è stato vittima di bullismo e così ha deciso di lasciare la scuola.
Questo lo ha portato ad una condizione di isolamento totale. Chiuso in casa per anni non ha fatto che giocare ai videogiochi, sviluppando un rapporto quasi ossessivo con il cellulare al quale è rimasto attaccato per giornate intere in totale solitudine.
Così restando sempre chino sul cellulare, i muscoli del collo si sono indeboliti al tal punto da non riuscire più a tenere la testa in posizione eretta. Non sono serviti a nulla i collari ortopedici che non hanno placato il dolore lamentato dal ragazzo. Ecco allora che si è dovuto ricorrere all’intervento chirurgico.
A distanza di un anno dall’intervento il ragazzo sta bene, non ha dolori e riesce a deglutire in modo regolare. Non ha avuto rigetti e recidive ed ogni problematica è scomparsa. Secondo i medici, lo stato del ragazzo oltre ad essere la conseguenza di un uso eccessivo dello smartphone, dipendeva probabilmente anche dal disturbo dello sviluppo non diagnosticato, che ha peggiorato le cose.