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I genitori gli tolgono il cellulare: in crisi di astinenza viene portato al pronto soccorso

Pubblicato da
Francesca Bloise

Crisi di astinenza da smartphone: il caso del quindicenne che è finito al pronto soccorso. Cosa è importante sapere e perché

Quando sentiamo parlare di dipendenza il pensiero va al fumo, all’aolcol o alle sostanze stupefacenti. Oggi però si sono presentate anche altre forme di dipendenza e tra questa c’è quella dallo smartphone soprattutto tra gli adolescenti.

Giovane attaccato allo smartphone (Inran.it)

Un tema delicato e di cui si sta parlando sempre di più ultimamente per sensibilizzare genitori e figli ad un uso diverso e più consapevole dei dispositivi. A far riflettere la vicenda di un giovane che è arrivato in pronto soccorso per via di una crisi di astinenza.

Crisi di astinenza da smartphone: il caso

Un grave stato di agitazione psicomotoria, quello in cui un giovane è arrivato al pronto soccorso dell’ospedale San Luigi di Orbassano per via di una crisi d’astinenza scatenata dalla privazione del telefono cellulare.

A raccontare l’accaduto, a distanza di due anni, è il professor Gianluca Rosso, medico chirurgo, psichiatra e docente di psichiatria all’Università di Torino, proprio lui che quella notte era presente in ospedale nel corso del ricovero. Un evento passato ma che oggi è quanto più che attuale.

Dipendenza da smartphone e crisi di astinenza (Inran.it)

Rosso lo ha ricordato, infatti, nel corso di un dibattito pubblico a Torino e lo approfondito con una intervista al Corriere della Sera, sottolineando che il ragazzo aveva gli stessi sintomi di una persona che è in crisi d’astinenza da sostanze stupefacenti.

Crisi come per le sostanze: i fatti

I genitori del ragazzo, esasperati dal fatto che il figlio faceva un uso ossessivo del dispositivo, avevano deciso di toglierlo. Il giovane ha avuto così una reazione violenta e incontrollata proprio come succede per chi viene privato di alcol, droga e nicotina.

“Peccato che, a mancargli in modo psicotropo, fosse lo smartphone” ha precisato l’esperto. Per sedare la reazione del quindicenne, ha spiegato il professore, sono state necessarie delle forti dosi di ansiolitici, somministrati per via intramuscolare ed endovenosa, fino a quando il quadro clinico non si è stabilizzato.

Come funziona la dipendenza da smartphone (Inran.it)

Una volta che la crisi è rientrata il ragazzo è stato dimesso ed è tornato a casa. In questi casi, a differenze delle altre dipendenze, non è previsto un ricovero prolungato e di tipo psichiatrico.

La dipendenza da smartphone: come funziona

Nei casi di dipendenza dai dispositivi, il trattamento dei pazienti è affidato ai Serd, i servizi pubblici per le dipendenze patologiche che negli ultimi periodi stanno approfondendo le loro competenze in fatto di dipendenze comportamentali, proprio come quelle che chiamo in causa smartphone e internet.

L’uso continuo e prolungato del web, dei social soprattutto, e dei dispositivi tecnologici creano “un legame con l’oggetto molto simile a quello generato da altre sostanze d’abuso”, ha spiegato lo psichiatra. In questi casi, infatti, il cervello è abituato ad un flusso costante di gratificazioni veloci e se questo processo viene interrotto di getto, il sistema nervoso avvia una ricerca compulsiva e dunque i sintomi che si scatenano sono simili a quelli per l’astinenza.

Francesca Bloise

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Francesca Bloise