Se tieni sempre sotto controllo i social del tuo partner, questo dice molto su di te ed ecco che cosa ne pensa lo psicologo.
In pochi anni i social hanno preso il sopravvento e adesso sono veramente pochissime le persone che non li usano. Sono nati per mettere in contatto persone lontane tra di loro, ma al giorno d’oggi se ne abusa tantissimo, si usano per guadagnare, per fare tante cose diverse. In questo articolo ci concentreremo sul fatto di controllare i social del proprio partner. Anche questa è una pratica molto diffusa che porta a conseguenze relazionali ben specifiche.
Ci sono persone che non usano i social, non si sentono a loro agio e ci sono, invece, persone che sono sempre sui social. A queste, però, molte volte non bastano i propri profili Facebook, Instagram, Tik Tok e via dicendo, ma devono avere anche il controllo sui profili del compagno o della compagna. Questo che cosa significa? Vediamo che cosa dice la psicologia su questo comportamento che, possiamo anticiparlo, non è molto sano.
In un rapporto d’amore ci sono degli equilibri e dei meccanismi molto delicati. Spesso una persona tra le due sente il bisogno di avere il controllo sull’altra. Al giorno d’oggi questo bisogno spesso si traduce con il controllo sui social media, quindi, le interazioni, i post e i like. Può sembrare un comportamento innocuo, ma non lo è affatto.
In realtà è sintomo di dipendenza affettiva e può minare la stabilità della relazione. Chi vuole controllare vive sempre in uno stato di preoccupazione e di ansia, mentre chi è controllato si sente oppresso. Questa situazione porta inevitabilmente a tensioni e scontri. Gli psicologi suggeriscono che ci sono vari meccanismi che contribuiscono a questa condizione. La prima fase è rappresentata dall’euforia che si prova quando si percepisce di avere il controllo sulla situazione. Questa sensazione, però, è temporanea e porta rapidamente a un bisogno crescente di controllo.
Si continua, poi, con un comportamento ossessivo e con episodi di astinenza che provocano ansia e crisi emotive. Alla fine, si cade in un circolo vizioso di vergogna e di ossessione.
Ci sono radici profonde su questo tipo di comportamento e sicuramente sono da ricercare nelle insicurezze di chi vuole controllare a tutti i costi l’altro. Si tratta della ricerca di conferme e di rassicurazioni che, però, sfuggono al controllo e ottengono effetti negativi. Occorre riflettere profondamente sul tempo che si dedica a controllare un’altra persona.
Superare la dipendenza affettiva legata ai social media richiede impegno, ma è un obiettivo raggiungibile. La terapia cognitivo-comportamentale si è dimostrata efficace nel trattare comportamenti compulsivi simili.
Tuttavia, riconoscere di avere comportamenti ossessivi è il primo passo da fare. Anche identificare quelle emozioni che portano al bisogno di dover controllare il compagno o la compagna. Sarebbe utile stabilire dei limiti nella coppia e dedicarsi ad attività per rafforzare l’autostima. D’altronde, alla base di un rapporto solido e duraturo deve esserci la fiducia altrimenti i problemi si faranno sentire molto presto.