Guidare non significa solo saper usare cambio e freno: serve anche la salute e se hai una di queste malattie possono toglierti la patente.
Prendere la patente non è solo una questione di quiz superati o parcheggi perfetti. Per stare al volante bisogna anche stare bene, nel corpo e nella mente. È un aspetto di cui si parla poco, ma che pesa tanto quanto il resto.
Negli ultimi anni, la legge ha stabilito regole più precise per evitare che problemi di salute possano trasformarsi in pericoli sulla strada. Non è un modo per punire, ma per proteggere tutti: chi guida e chi si trova accanto o di fronte, ogni giorno, nel traffico.
La sospensione della patente non arriva solo per chi corre troppo o passa con il rosso. In certi casi, può dipendere anche da motivi medici. Succede, ad esempio, durante una visita per il rinnovo, quando il medico nota un disturbo che potrebbe rendere rischiosa la guida.
In quel caso, la Motorizzazione interviene e blocca momentaneamente la patente. È una misura temporanea: si resta fermi fino a quando una nuova valutazione medica non conferma che tutto è tornato nella norma. Se però la malattia è permanente o grave, la sospensione può trasformarsi in revoca definitiva.
Non tutti i problemi di salute sono compatibili con la guida. Tra quelli che possono creare difficoltà ci sono le patologie della vista, come una cataratta non curata o altre alterazioni che limitano la visione. Anche un udito compromesso e non correggibile con apparecchi acustici può diventare un rischio, così come alcune malattie cardiache, che potrebbero causare malori improvvisi.
Poi ci sono le patologie neurologiche, ad esempio la sclerosi multipla, le malattie endocrine gravi, i disturbi renali e certe forme di disagio psichico. Ogni caso è a sé e viene valutato da una Commissione Medica.
Non tutto è perduto per chi convive con una malattia. Esistono infatti le cosiddette patenti speciali, per chi riesce a gestire la propria condizione in modo sicuro.
Il diabete, ad esempio, non impedisce di guidare se la persona tiene sotto controllo i livelli di glicemia e si sottopone regolarmente alle visite. Lo stesso vale per chi soffre di epilessia o di apnee notturne, purché segua le cure e rispetti i controlli periodici. L’obiettivo non è togliere la libertà di muoversi, ma permettere a tutti di farlo con consapevolezza, garantendo sicurezza sulla strada e serenità a chi la percorre ogni giorno.