Sono sicura che tu non abbia mai sentito parlare della parmigiana di zucca: un secondo piatto facile, veloce e che fila che è una bellezza.
Ci sono ricette che ti fanno subito venire l’acquolina in bocca solo a guardarle, e questa parmigiana di zucca è una di quelle cose che metti in tavola quando vuoi qualcosa di filante, saporito e autunnale al punto giusto.
È un po’ la sorella della classica parmigiana di melanzane, con un gusto più dolce e avvolgente. Io la preparo quando ho voglia di cambiare e voglio gustare un buonissimo ingrediente di stagione. E la cosa bella è che puoi farla come vuoi: con il sugo, senza sugo, con la mozzarella o con la provola… è una ricetta che ti segue, non il contrario.
Pochi ingredienti e tanto gusto, questa ricetta ti stupirà.
Per prima cosa, ti dico subito cosa ti occorre:
Per il sugo di pomodoro:
Di solito parto dal sugo, così mentre cuoce io mi organizzo con la zucca. Metto un filo generoso di olio in padella, faccio dorare lo spicchio d’aglio schiacciato e poi verso la passata. Sale, coperchio, fiamma medio-alta. Dieci minuti così, poi abbasso e lascio sobbollire altri dieci. Alla fine lo tolgo dal fuoco e lo lascio riposare un attimo.
Intanto preparo la zucca. La lavo bene, perché la buccia della delica è dura ma pulita, e poi la taglio a fette sottili, più o meno dello spessore di un centimetro. Via semi e filamenti, e tutto in una teglia con carta forno. Un po’ d’olio, un pizzico di sale, e la metto in forno ventilato a 180°C per una ventina di minuti, giusto il tempo di farla ammorbidire.
Quando ho sia il sugo che le fette pronte, posso finalmente assemblare. Ungo appena la pirofila e metto sul fondo un velo di salsa. Faccio un primo strato di zucca, poi di nuovo un po’ di sugo, qualche cucchiaiata di mozzarella e una pioggia di parmigiano. E poi riparto: zucca, sugo, formaggio… fino a quando non finisco tutto.
L’ultimo strato lo faccio sempre un po’ più ricco, con più parmigiano sopra, perché crea quella crosticina che fa venire fame solo a guardarla. Rimetto tutto in forno, sempre a 180°C, e aspetto altri 20 minuti circa, o finché non vedo il gratin dorato come piace a me. La servo calda, tiepida, anche il giorno dopo: tanto rimane sempre buonissima.